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Il baciamano (tra uomo e uomo): l'usanza sicula del passato "servaggio" che Garibaldi abolì

"È una riprovevole sottomissione che non si addice agli uomini liberi", disse Garibaldi. Cosa si leggeva negli Atti di Governo dittatoriale e prodittatoriale in Sicilia

Roberto Tedesco
Architetto, giornalista e altro
  • 31 gennaio 2022

Il baciamano nel film Il Padrino

Era il 13 Giugno del 1860, quando con Decreto n°35, nel nome di Re Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi abolì il titolo di “Eccellenza” e il “baciamano da uomo ad altro uomo”. È una riprovevole sottomissione che non si addice agli uomini liberi, affermò Garibaldi dopo aver attraversato l’isola con il suo esercito.

A quel tempo in Sicilia era “normale che il rispetto”, si manifestasse attraverso gesti plateali. Quel decreto garibaldino, imposto tutto d’un colpo, aveva cancellato una tradizione che si praticava nella cultura siciliana da chissà quanto tempo!

Le firme del provvedimento erano quelle del “Dittatore”, Giuseppe Garibaldi e del Segretario di Stato dell’Interno, Francesco Crispi che ne stabilirono l’immediata abolizione. Nella raccolta degli Atti di Governo dittatoriale e prodittatoriale in Sicilia, si legge: “Giuseppe Garibaldi, Comandante in capo le forze Nazionali in Sicilia, in Virtù dei poteri a lui conferiti, considerato che un popolo libero deve distruggere qualunque usanza derivante dal passato servaggio; decreta: all’articolo 1) l’abolizione del titolo d’Eccellenza per chicchessia e all’articolo 2) non si ammette il baciamano da uomo ad altro uomo.”
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A quei tempi, si doveva organizzare il Regno d’Italia e gli atteggiamenti “primitivi” non erano graditi alla nuova leaderschip governativa capeggiata dal conte Camillo Benso. Quel decreto rappresentò, pertanto, il simbolo di rottura con la nobiltà siciliana. Ma nonostante tutto, qualche influente personalità di quel tempo si irritò. Tra questi c'era l’erudito Giuseppe Pitrè il quale sosteneva che il baciamano era una tradizione nobile e civile, pertanto la cancellazione di questa pratica era da considerarsi una violenza alla cultura siciliana.

Non è un caso che, il letterato palermitano, nel suo libro “Usi e costumi credenze e pregiudizi del popolo Sicilia” edito nel 1889, così scriveva sull’argomento: “Garibaldi, appena entrato nel 1860 in Sicilia, volle abolito il baciamano: ed in Palermo (me ne ricordo ancora) nel popolo fu un gran dire di questa disposizione intesa a combattere un'usanza che i facili eruditi battezzano per ispagnuola; ma come il baciamano fin da' tempi di Priamo è l'omaggio più rispettoso, il Bacia li nvanu a Voscenza è sempre il saluto più comune alle persone civili, come il Baciu li marni a So’ Rivirenza, quello che si fa agli ecclesiastici”.

Sempre Giuseppe Patiri ci descrive con particolare dovizia le regole del baciamano: “Saluto di rispetto è il bacio della mano scoprendosi il capo o tirandosi indietro il berretto. La formula di accompagnamento è Sabbirinica – contratto da Vossia mi birinica - che talvolta va senza l’atto materiale del bacio. Questo saluto, a cui i genitori, i nonni, gli zii e le persone tutte di età tengono e che ricevono volentieri e che esigono dai figli e dai nipoti, è del tutto naturale.(…) Quando la mano non si può baciare perché si è lontana dalla persona, o perché ella va di fretta o passa in vettura; le si bacia la mano baciandosi la propria più comunemente dal lato della palma.”

Per fortuna, l’usanza del baciamano, da uomo a uomo che fino agli anni ’50 del secolo scorso era diffusa soprattutto nel mondo rurale, oggi non è più alla moda. Anche la Chiesa, in questi ultimi anni, ha messo in discussione l’usanza del baciamano perché considerato un gesto d’autorità e non di servizio a Dio.

Nella filmografia il baciamano, da uomo ad un altro uomo, è sempre stato un momento di particolare intensità emotiva. Ad esempio, la scena d’apertura del film “Il Padrino”, di Francis Ford Coppola è sicuramente una di queste: un ambiente in penombra don Vito Corleone, interpretato magistralmente da Marlon Brando, si fa baciare la mano da un uomo impaurito in cerca di “giustizia”. Certamente, il film è una pietra miliare della cinematografica anche se, purtroppo, ha esportato l’aspetto peggiore della nostra sicilianità.

Per fortuna, l’autentico baciamano che preferiamo rimane l’omaggio che un uomo possa fare a una donna! Nonostante la modernità dei tempi è certamente il modo migliore per conquistare la propria amata.
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