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Il baglio armato di Palermo e il suo giardino segreto: adesso il "Paladino" vuole rinascere

Nonostante la sua importanza, da anni è lasciato all'abbandono e all'incuria. Per lo storico edificio voluto dal cardinale Lagumina ora c'è un progetto di riqualificazione

  • 25 gennaio 2024

Il Baglio Mercadante di Palermo

Quante volte sarà capitato di passarci accanto, chiederci cosa stessimo vedendo e domandarci il perché di un tale abbandono. A Palermo c’è un luogo, circondato da un’aura misteriosa (oltre che da erbacce e incuria) che, un tempo, svolgeva la funzione di difesa. Una sorta di "paladino allo Zen".

Con il passare degli anni, però, è divenuto palcoscenico di abbandono e spaccio, facendo dimenticare a tutti l’antico giardino segreto e la sua storia quasi fiabesca.

Dopo il progetto sulla piazza, a Palermo, il quartiere Zen si prepara a cambiare con un restyling di tutto rispetto anche per Baglio Mercadante, che si rifà il look grazie ai fondi ex Gescal, che hanno, di recente, ricevuto il disco verde dal Consiglio comunale.

«Siamo nel quartiere San Filippo Neri. Si tratta di una struttura storica che sarà restaurata con un’area attrezzata a verde, una ludoteca. E, ancora, una biblioteca, aree per soggetti fragili e anziani. Un vero e proprio spazio aggregativo. La gara è già pubblica e Baglio Mercadante sarà uno dei primi progetti che vedrà la luce nell’accordo quadro dei fondi ex Gescal», commenta il consigliere del Comune di Palermo, Antonino Randazzo.
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I soldi a disposizione sono 10 milioni. Ma come verranno utilizzati? Come detto, la punta di diamante del progetto è la biblioteca, che sarà anche una mediateca. Molti potranno dire: «È solo un sogno. Pura fantascienza». Di certo, non sarà come la fiabesca biblioteca de “La Bella e la Bestia”, ma l’effetto “wow” sarà garantito.

Si accede, alla sala, dal pianoterra, proprio attraverso il cortile principale. Le sale di lettura saranno due, rispettivamente una con 8 posti, mentre l’altra con 12. Nella prima, è prevista la lettura “self” con una sezione dove potere sfogliare riviste e quotidiani. Uno spazio ottenuto dalla ricostruzione dell’ansa, oggi crollata, nell’angolo che portava all’accesso al giardino segreto.

Il progetto fa riferimento anche al restauro e al ripristino della scala di pietra ricavata nell’incavo del muro, e sarà installata una videoteca con un archivio audiovisivo. Questa sala, all’occorrenza, potrà essere utilizzata per conferenze e lezioni.

All’interno dell’edificio, ci sarà un nuovo ascensore oleodinamico per il superamento delle barriere architettoniche. E, ancora, servizi igienici anche per disabili. Rifatti, inoltre, totalmente, i solai in legno e le coperture. Il progetto prevede il recupero degli elementi decorativi esterni, come le mensole e i cornicioni in pietra.

Poi, una sala per le attività collettive e l’accoglienza notturna. Sarà realizzata, invece, all’interno dei vecchi magazzini delle stalle, la caffetteria, una sala bar con cucina e sala per la ristorazione.

Spazio, poi, a un angolo dedicato ai laboratori, aree per i momenti di aggregazione, come riunioni di quartiere o semplici momenti di socialità.

Questo per quanto riguarda gli interni, ma all’esterno, cosa accadrà? L’idea è di ricreare quell’aura da magico giardino segreto di un tempo. In cantiere, quindi, la realizzazione, sul lato Nord-Est, di un orto didattico con piante aromatiche, medicinali, fioricoltura, orticoltura e fiori industriali.

Un nuovo (si spera) fiore all’occhiello per Palermo. Quante volte i passanti avranno percorso la strada per Baglio Mercadante, ammirandone magari la sontuosità, ma chiedendosi cosa fosse. Eppure, è l’unico esempio di baglio armato, che rimane ad oggi, nella Sicilia occidentale.

È possibile individuare diversi periodi storici nei quali collocare la sua costruzione. La parte più antica, di epoca medievale, è costituita, per esempio, da una torre di avvistamento su due elevazioni. Ci sono, poi, elementi decorativi di età Cinquecentesca. A ciò, nel ‘600 si sono aggiunti i corpi di fabbrica che costituiscono la parte padronale. L’arco di accesso era sormontato (fino alla sua asportazione, avvenuta ad opera di ignoti nel 1980) dal busto del cardinale Lagumina, alla cui volontà si fa risalire la realizzazione nel XVII secolo, l’intero impianto.

La funzione principale della costruzione era di difesa. In questo periodo, inoltre, vennero costruiti la cappella, disposta nell’angolo a Nord- Ovest, la piccola canonica, le stalle e i magazzini per il ricovero delle macine per la lavorazione del sommacco, una coltivazione che si protrasse fino all’XIX secolo. Nel 1870, dopo la ristrutturazione dell’economia agricola, il sommacco lasciò lo spazio agli agrumeti e uliveti.

Con il passare del tempo, Baglio Mercadante è diventato palcoscenico di spaccio e degrado. Adesso, si spera, a breve, la rinascita che tutti stanno aspettando.
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