ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsTurismoItinerari e luoghi

Il bianco ottico, i profumi e il silenzio: la riserva tra le più amate in Sicilia fa 30 anni

Un ecosistema di biodiversità, simbolo di tutela della natura e di sviluppo sostenibile, che fa parte del sistema regionale delle aree protette. Di che si tratta

Jana Cardinale
Giornalista
  • 17 maggio 2025

Sono senza dubbio tra le immagini più simboliche della Sicilia Occidentale e uno degli scenari più amati: il bianco del sale, con gli odori e i profumi che la zona emana, assieme alla suggestione dei silenzi che portano al Museo del Sale di Nubia, conferiscono alla bellezza del paesaggio un fascino particolare, che si trasforma in esperienza unica se vi si aggiunge una visita guidata con spiegazione del processo di estrazione del sale.

La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco, e oggi anche di Misiliscemi, istituita con decreto l’11 maggio 1995 e affidata al Wwf Italia, festeggia i 30 anni dalla sua istituzione.

Si tratta di un ecosistema di biodiversità, simbolo di tutela della natura e di sviluppo sostenibile, che fa parte del sistema regionale delle aree protette, per le cui celebrazioni sono in programma eventi, escursioni e momenti di riflessione aperti al pubblico, già avviati dal Wwf Italia con un workshop della rete educazione, che ha visto la partecipazione di educatori, esperti, insegnanti e operatori.

Iniziative che proseguiranno per rendere questo trentennale un momento pieno di gratitudine, come ha spiegato la direttrice della Riserva, Silvana Piacentino, verso chi ha creduto nella tutela di questo luogo straordinario, ma anche un nuovo punto di partenza, per continuare a lavorare per un futuro in cui l’ambiente, la cultura e il benessere possano convivere, coinvolgendo istituzioni, cittadini e imprese in una sfida comune di responsabilità e speranza.

L’evento inaugurale delle iniziative per l’importante traguardo si è svolto il 10 maggio appena trascorso in coincidenza con la conclusione del corso nazionale della Rete di Educazione Ambientale del WWF, ente gestore della Riserva, che in questi anni ha accolto migliaia di visitatori, tra scuole, famiglie, studenti e turisti, attratti dalle attività svolte nel tempo; lavori che hanno avuto il solo obiettivo di avvicinare il pubblico ai temi della biodiversità, del paesaggio e della conservazione, anche attraverso esperienze dirette sul campo.

Il Wwf vuole vivere questo trentennale come qualcosa che sia molto più di una semplice ricorrenza amministrativa, ma “la conferma – come si legge in un’apposita nota – di un modello di gestione virtuoso, di un percorso di cambiamento e di partecipazione collettiva”.

La Riserva oggi è un ecosistema prezioso, nata grazie a una forte mobilitazione popolare e istituzionale, capace di trasformare in tre decenni un’area minacciata dal degrado in uno scrigno di biodiversità, simbolo di tutela della natura e di sviluppo sostenibile.

Area umida di importanza internazionale perché sito Ramsar - Zona di Protezione Speciale e Zona Speciale di Conservazione - e parte integrante della rete europea di tutela della biodiversità Natura 2000, rappresenta un esempio di convivenza tra la tutela ambientale e il mantenimento di attività produttive sostenibili.

Oggi la Riserva fa parte del sistema regionale delle aree protette che si compone di una rete di aree naturali che, insieme, rappresentano un’eccellenza in termini di tutela ambientale e di educazione alla sostenibilità.

In tre decenni l’area è passata da un contesto in cui le saline rischiavano di scomparire, e assieme a esse le specie animali e vegetali che le popolavano, al luogo che accoglie un numero importante di varie specie di uccelli, molte delle quali rare o minacciate.

Nel 1995, infatti, l'area delle saline versava in condizioni critiche a causa del bracconaggio diffuso, delle discariche abusive e di un'espansione urbana che minacciava di cancellare secoli di storia e biodiversità. All'epoca si contavano appena 16 fenicotteri rosa.

Oggi, grazie alla gestione del WWF Italia, la riserva ospita circa 1.200 fenicotteri e oltre 240 specie di uccelli, quasi la metà di tutte quelle presenti in Italia, tra cui la spatola, il fraticello, l’avocetta, la volpoca, il mignattaio, il pollo sultano, il gufo di palude: solo alcuni tipi tra quelli che trovano in quest’area un habitat sicuro.

Oltre alla straordinaria biodiversità, l'area conserva un patrimonio etno-antropologico significativo: le antiche saline, ancora attive, e i mulini a vento, simboli di un'epoca in cui il sale era l'oro bianco della Sicilia.

Per questo motivo, resta fondamentale e necessario salvaguardare l’identità del paesaggio, promuovendo il recupero del patrimonio architettonico, a cominciare proprio dai mulini a vento.

Le celebrazioni per il trentennale, appena avviate, proseguiranno con un ricco calendario di eventi per tutto il 2025, e coinvolgeranno altre riserve siciliane gestite dal WWF, come Capo Rama e Torre Salsa, che festeggeranno 25 anni, e Lago Preola e Gorghi Tondi, che compirà 27 anni dalla sua istituzione.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI