STORIA E TRADIZIONI
Il figlio illegittimo, un palazzo e una (nobile) famiglia: un giallo in Sicilia diventa docufilm
Verità nascoste per anni. La storia della rinascita di Palazzo Castelluccio che si intreccia con quella della famiglia Di Lorenzo, dopo la scoperta di alcune lettere

All’interno missive datate dai primi del ‘900 fino al 1947, appartenute al Marchese Barone Antonino Di Lorenzo di Noto e destinate al suo amore proibito donna Santina.
A ritrovarle nel 2024 il pittore Antonello Rizza cui è stata intitolata una stanza di Palazzo Nicolaci: figlio di Corrado a sua volta avuto dal barone e da donna Santina.
Una storia, velata di giallo, un colore antico come la carta da lettere che porta le loro firme e pronta ad avere una nuova riscrittura non a inchiostro ma su pellicola.
Quella di Corrado Rizza con il docufilm "Poco Noto - Lettere dal Palazzo": la storia di una famiglia e la rinascita di Palazzo Castelluccio a Noto. Nipote di Corrado, quindi, è un dj, scrittore e regista che vive a Miami da 13 anni.
Nato a Roma, luogo in cui ha collaborato con etichette discografiche e artisti come i Lunapop, Fiorello, Haiducii, Zero Assoluto, Piotta, sotto il sortilegio siciliano che richiama a sé le sue creature è tornato sui passi delle origini.
La storia di suo nonno la cui storia è sempre stata avvolta dal mistero: «Avevo sentito parlare di questa storia da piccolo - dice Corrado -. Ma non avevo mai dato molto peso; però avevo già notato un certo alone di mistero quando si toccava l’argomento su come mai mio nonno possedeva delle terre».
Mistero quindi che specialmente per il legame "vietato" era da celare, anche se le missive diventano testimoni e tramite amoroso per non perdere di vista la vita di quel figlio illegittimo Corrado, detto Corraduccio.
E proprio uno degli aneddoti citati nelle lettere e fra i più emozionanti lo riguarda: «Il Barone - continua Corrado - racconta di averlo incontrato da piccolo e rimase commosso quando lo abbracciò per ringraziarlo di avergli regalato dei libri per la scuola con anche un baciamano, fra gli usi e costumi nella Sicilia di quei primi del ‘900. Ho provato tenerezza nell’immaginare l’incontro».
Ma come ogni storia tornata alla luce, la verifica dei dettagli diventa importante, così come la ricerca di informazioni, per questo Corrado prima di procedere con l’idea del docufilm ha fatto eseguire una perizia genealogica da Sebastiano Pasquini, che collega la famiglia Rizza ai Di Lorenzo e al Palazzo Castelluccio.
«Un lavoro molto complesso fatto di ricerche presso l’anagrafe, la conservatoria e addirittura il cimitero di Noto. Sebastiano Pasquini è un grande esperto della materia e anche molto scrupoloso. Devo dire che mi ha messo sotto torchio per capire veramente la storia».
Approfondimento e scambio epistolare fruttuoso e costante tanto da generare diverse lettere pregne di emozioni, diventano per Corrado materiale per il docufilm "Poco Noto - Lettere dal Palazzo”: la storia della rinascita di Palazzo Castelluccio a Noto che affronterà la storia della famiglia Di Lorenzo e del ritrovamento delle lettere con colpi di scena su verità nascoste per anni.
L’obiettivo è riportare alla luce un passato e una verità, oltre a rendere omaggio a Noto e a Palazzo Castelluccio, da residenza dei Marchesi Di Lorenzo a luogo in procinto di diventare un hotel a 5 stelle.
Il cast è già stato selezionato e le riprese avverranno fra Noto, Roma, Vasto e Milano. E potremmo godere dell’opera in anteprima nel 2026, periodo della riapertura di Palazzo Castelluccio. L’inizio e la fine di un percorso nella memoria di Corrado per chiudere un cerchio iniziato con il padre e «rimettere apposto l’ultimo pezzo di un puzzle incompleto».
Senza dimenticare il messaggio di quest'opera futura agli spettatori e al territorio: «Mio padre, Antonello, è tornato a Noto con tutti i meriti che la città gli ha riconosciuto e nella vita non sono i titoli nobiliari né i beni materiali a renderti immortale nei ricordi della comunità e di chi ti ha amato».
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