NUOVI SPAZI

HomeNewsAttualitàNuovi spazi

Il secondo Parco più grande di Palermo ora ci riprova: come sarà (la nuova) Villa Turrisi

La più grande area verde della città dopo il Parco della Favorita, da anni invasa da rovi e rifiuti, ha un nuovo progetto. Tra zone pic-nic e biolago, ecco come sarà

  • 25 novembre 2023

Parco Villa Turrisi

C’era una volta (e c’è, ancora, per il momento), a Palermo, a pochi passi dal Parco Uditore, un’altra area "verde", invasa da rovi e rifiuti. Si tratta del Parco Villa Turrisi che, proprio come nelle favole, si prepara a cambiare vita.

Dopo tante richieste da parte dei cittadini, stanchi dell’incuria durata anni, è in arrivo (si spera) anche un restyling per la zona. I soldi ci sono (si tratta, infatti, di uno dei progetti finanziati con le risorse del Pnrr), la buona volontà da parte dell’amministrazione comunale anche.

Non resta, allora, che aspettare l’inizio dei lavori per quello che sembra essere un cambio look davvero in grande e all’insegna del green. Peccato che, al momento, non si sappia quando verrà dato il via libera ai giochi. Quel che è certo, però, è che occorre fare aggiudicare l'avvio dei lavori entro il 31 marzo 2026.

Quindi, tra aree giochi per i più piccoli, Green-way con tanto di piste ciclabili, postazioni gratuite dotate di WiFi, zone per Fido, attrezzi per gli amanti dello sport e aree ombreggiate dove fare un pic-nic, ecco come potrebbe essere il (futuro) nuovo volto del Parco Villa Turrisi, che avrà anche una chicca: un biolago tutto Made in Palermo.
Adv
Facciamo, prima, un po’ di mente locale: la zona, che verrà rivalutata, si estende lungo l'area compresa tra il viale Leonardo da Vinci e le vie Ruggeri, De Grossis, Di Blasi e Politi.

«Si tratta di un parco tanto atteso dalla cittadinanza, voluto dai comitati e dai cittadini – spiega il consigliere del Comune di Palermo, Antonino Randazzo -. Sarà un grande polmone verde nel cuore della quinta circoscrizione».

Cosa prevede, allora, il nuovo restyling che strizza l’occhio all’ecosostenibilità? Nell'area del futuro Parco, verranno piantati alberi e arbusti con funzioni specifiche: in particolare, alcuni verranno utilizzati per creare zone d'ombra dove ripararsi dal sole, anche a servizio di piste ciclabili e percorsi pedonali, che verranno realizzati.

Parte degli alberi, inoltre, ripareranno i fruitori del Parco dal vento di Scirocco. Sarà studiato, poi, un adeguato sistema di irrigazione che non utilizzi acqua potabile.
Prevista anche la realizzazione di una struttura ombreggiante con un percorso costituito da una pergola coperta da vegetazione alternata a pannelli fotovoltaici. La struttura sarà in legno.

Ma la rivoluzione non finisce, di certo, qui. Ci saranno anche delle news sul fronte mobilità con delle fermate degli autobusgreen.

Verrà, infatti, proposta all’Amat, l’azienda che si occupa del servizio di trasporto pubblico a Palermo, la realizzazione di soste verdi lungo il perimetro del Parco, così da non garantire, soltanto, una zona d’ombra ai passeggeri, ma anche la ritenzione dell'acqua piovana, il rifornimento di spazi verdi e, perché no, uno spazio di socializzazione.

Le più belle storie d’amore sono nate (forse) alle fermate degli autobus. Un po’ come nei film francesi, ma a Palermo.

Ci sarà, poi, una chicca: un biolago tutto palermitano. Di cosa si tratta? È molto semplice: è una soluzione naturale che fungerà sia da serbatoio dell'acqua piovana che da serbatoio di riserva per il vicino corso d'acqua sotterraneo e offrirà anche la possibilità di nuovi habitat per varie specie di piante e animali.

In cantiere, c’è un altro progetto, ma per il quale (al momento) mancano le risorse. Si tratta della “Greenway Palermo – Monreale”, che prevede la riconversione della dismessa ferrovia a scartamento ridotto Palermo – Camporeale. Il progetto è finanziato ed in via di definizione. «Il Comune – prosegue Randazzo – punta, però, di investire e di andare avant».

È, così, prevista la realizzazione, all'interno del Parco di Villa Turrisi, di un corridoio verde e di una pista ciclabile. Il corridoio ecologico, per le sue caratteristiche, sarà progettato per preservare le specie animali e vegetali che vivono nell’area. Particolare attenzione, a tale scopo, sarà fornita alla realizzazione di una recinzione che consenta il passaggio della fauna selvatica.

Sarà, infine, realizzato un impianto di illuminazione e l’area del Parco verrà parzialmente recintata. Non mancheranno aree pic-nic, percorsi attrezzati per lo sport nella parte di parco esterna alla Green-way, che verrà lasciata libera alla fruizione h24 senza recinzioni ad eccezione di un campo sportivo polifunzionale, e un parco giochi per bambini.

Infine, ci saranno anche aree tecnologiche per la connettività WiFi gratuita, panchine, fontanelle per l’acqua potabile e servizi igienici. Il parco sarà dotato di uno spazio recintato dedicato ai cani.

L’area verde si estende per oltre 250.000 mq. La zona è grande quattro volte il Foro Italico, 3 volte Parco Uditore e poco più grande del Parco Ninni Cassarà, risultando l’area verde più grande di Palermo, dopo il Parco della Favorita.

Il luogo in cui sorgerà il futuro parco prende il nome da quella che fu la tenuta di Villa Turrisi dei Baroni Turrisi-Colonna (di Bonvicino), di cui oggi non restano che poche tracce nella vegetazione e nei tracciati viari.

Tale tenuta era parte della Conca D’Oro, una lussureggiante enorme zona verde coltivata prevalentemente ad agrumi, devastata a partire dagli anni ’60 dalla speculazione edilizia.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI