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Il tempio greco sommerso e l'itinerario letterario: così rinasce la Vigata di Camilleri

Il porto è costruito sull'antico Tempio di Zeus e adesso il comune di Porto Empedocle vuole puntare sul turismo con itinerari sui luoghi di Camilleri e un nuovo museo

  • 21 gennaio 2020

Il porto di Porto Empedocle

C'è un porto in Sicilia costruito sui resti dell'antico Tempio di Zeus dell'antica Akragas. Siamo a Porto Empedocle dove i tre moli hanno una genesi lunga più di un secolo, dal 1750 fino alla fine dell'ottocento. Quel tratto di costa dove si decise di costruite il porto, apparteneva alla chiesa e molto prima proprio lì sorgeva il Tempio di Zeus.

Furono costruiti tre moli: il più antico è quello centrale (detto molo vecchio), al quale si aggiunsero quello di Levante e quello di Ponente. Ancora adesso ci sono tratti del molo di Ponente dove sono visibili, notevoli frammenti architettonici dell'antico Tempio greco, e in particolare: un triglifo, una porzione di capitello e molti altri pezzi.

In città c'è chi crede che siano dei resti archeologici molto importanti e dovrebbero essere protetti e tutelati e poi c'è chi invece pensa che il porto in quanto infrastruttura commerciale e turistica debba abbandonare l'idea della tutela di quei reperti e guardare oltre, al potenziamento strutturale e ricettivo, per attrarre più croceristi e turisti.
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«Un porto è un porto, questo è il dato di fatto. - spiega Calogero Conigliaro, assessore alla Cultura di Porto Empedocle - È vero che negli anni passati sono stati utilizzati materiali archeologici per costruire le fondamenta del porto, ma era il 1750. Non possiamo immaginare di farne un'area marina protetta, perché l'unico modo per vedere i reperti sarebbe fare delle immersioni ma è impossibile all'interno di un porto commerciale e turistico».

Il porto di Porto Empedocle ha ispirato lo scrittore Andrea Camilleri, per cui è la città di Vigata, e una delle possibili azioni da mettere in campo potrebbe essere rendere accessibile il porto di Ponente per farne un punto d'osservazione dei reperti, molo già paesagisticamente molto bello anche se è quello prettamente commerciale e dedicato ai trasporti di sale della Italkali.

Il porto in questo momento è interessato da una serie di interventi, dalla demolizione di alcuni ruderi industriali dove dovrebbero sorgere altre strutture economiche, alla nascita di itinerari e nuove attrazioni per i turisti.

«Il porto per noi è molto importante dal punto di vista economico - spiega ancora l'assessore - mi auguro che non ci sia qualcuno che voglia trasformare il porto in area archeologica. Per noi avere un porto attivo è una condizione fondamentali per lo sviluppo economico e infatti in questo senso stiamo lavotando per il potenziamento e soprattutto, argomento che mi tocca da vicino, per incrementare l'attrattività turistica e culturale».

L'idea dell'assessore è quella di «creare un parco letterario dedicato a Camilleri e i luoghi che racconta nei suoi romanzi, e questo rappresenta soltanto il primo passo. La casa editrice Sellerio ha regalato 438 libri libri destinati a due scuole, tra cui quella frequentata dallo stesso Camilleri e anche da Luigi Pirandello.

L’idea è quella di promuovere la cultura nella terra d’origine del padre Montalbano che, tiene a ricordare il sindaco Ida Carmina, non si trova nel Ragusano come descritto all’interno delle opere di Camilleri, ma a Porto Empedocle.

«Questi volumi sono per noi un dono importante nel ricordo di un grande della letteratura che con i suoi racconti ha fatto conoscere e vivere la nostra terra e l’umanità del nostro popolo. Vogliamo adesso lavorare e collaborare con tutti i soggetti interessati allo sviluppo della cultura e del turismo letterario, che siano privati o pubblici, per far conoscere i luoghi che furono tanto cari ad Andrea Camilleri».

Il progetto, finanziato con i fondi dei Gal Sicani, prevede la creazione di un percorso storico letterario all’interno della stessa cittadina siciliana, con la collaborazione della Pro Loco ed altre associazioni del territorio.

Altro tassello che si vorrebbe aggiungere è il museo nella Torre di Carlo V che si trova sempre al porto.
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