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Immagini impalpabili che oltrepassano i confini: "Ip Op" di Yuri Ancarani a Palermo

Il progetto "Crossing Broders" prosegue con la seconda installazione che resta visitabile gratuitamente negli spazi di Giurisprudenza a Palermo

Balarm
La redazione
  • 14 maggio 2025

Yuri Ancarani

Sei opere esposte alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, che diventano spunto di riflessione quotidiano per studenti e pubblico.

Crossing Borders – Popoli in Movimento è un progetto artistico e umanistico promosso dalla Fondazione Ghenie Chapels con la curatela di Alessandra Borghese, nato per stimolare riflessione e dibattito sul tema universale delle migrazioni.

Dopo l’opera inaugurale di Claire Fontaine, il progetto "Crossing Broders" prosegue con Yuri Ancarani, artista e film-maker di fama internazionale.

La sua opera, dal titolo "IP OP" (2003), realizzata da Ancarani e ripensata in chiave site-specific per il progetto rimane visitabile, come tutte le installazioni del ciclo, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.00 negli spazi tra la Sala dei Busti e l’Aula Magna di Giurisprudenza a Palermo.

Il progetto "Crossing Borders" coinvolge sei artisti internazionali – Claire Fontaine, Yuri Ancarani, Paolo Pellegrin, Francesco Vezzoli, Loredana Longo e Adrian Ghenie - ed è frutto dell’accordo triennale tra la Fondazione Ghenie Chapels e l’Università degli Studi di Palermo, con il contributo del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Clinica Legale per i Diritti Umani, del Centro Migrare e con il prezioso supporto del Sistema Museale di Ateneo.

Yuri Ancarani è un video artist e film maker che privilegia l’immagine e la capacità che ogni singola inquadratura puo' veicolare. Per lui le immagini sono impalpabili esistono e si muovono senza paura di attraversare i confini.

L'OPERA
"Ip Op" è tra i suoi primi lavori, incentrati sulla zona di Ravenna dove è nato e cresciuto. Da qui il suo interesse nell’analisi del territorio e delle relazioni che in esso o attorno a esso si sviluppano.

Per il progetto Crossing Borders - popoli in movimento ha scelto di inserire nel suo Ip Op alcune scene di Ricordi per moderni ispirati ai racconti e ad una visione post Tondelliana della riviera romagnola.

Il protagonista di Ip Op è un ragazzo nigeriano vestito secondo la moda dei rapper statunitensi, balla a suon di musica hip-hop in una classica balera romagnola.

Il contrasto dei vestiti del ragazzo con il luogo e l’immagine del poster alle spalle di Secondo Casadei il famoso cantautore di romagna mia è netto. In questo rapido racconto si percepisce il cambiamento di una semi nascosta presenza multiculturale, è il 2003, sono gli anni zero.

Il giovane rapper salta e si muove in continuazione con entusiasmo, allegria ed un certo compiacimento. Il suo ballo è intercalato da delle inquadrature di Ricordi per moderni - alcune un po’ irriverenti, altre piene di poesia e malinconiche atmosfere -.

Ecco una bambina che guarda il futuro spettatrice del cambiamento che la circonda, un preservativo che galleggia come preludio al tema della prostituzione, la spettacolarizzazione dei costumi nella tv commerciale con Miss Italia ed un flash mob di una bandiera rossa con scritto made in Italy in cinese che sventola sul mare della riviera.

Una sintesi visiva di un periodo, immagini che riescono a catturare una memoria storica particolare del ravennate creando qualche scompiglio in chi le guarda perché si percepisce come dei mondi palesemente distanti, stessero iniziando a fondersi ed inconsapevolmente stringere un forte cambiamento.
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