ARTE E ARCHITETTURA
In memoria di un asilo abbandonato: allo Sperone l'amore materno diventa murale
Il muro scelto é quello di una palazzina del quartiere di Palermo: lì accanto sorgeva infatti un asilo costruito negli anni Settanta ma mai attivato e abbandonato
Il murales realizzato da Igor Scalisi Palminteri per "Allattamento è comunità accogliente" allo Sperone di Palermo
L’opera è stata commissionata ad Igor dall’associazione “L’arte di crescere” attiva nel territorio siciliano già dal 2009 e che porta avanti una campagna di sensibilizzazione e informazione a sostegno dell’allattamento materno, andando contro le soluzioni artificiali.
Il muro scelto come tela é quello di una palazzina adiacente ad una piazza in cui, fino a sei mesi fa, sorgeva un asilo comunale costruito negli anni Settanta ma mai attivato e abbandonato da anni che oggi (dopo essere stato più volte occupato e vandalizzato) sarà demolito dal Comune.
Il progetto si chiama “Allattamento e comunità” e vuole trattare in un linguaggio diverso, attraverso l’arte, un tema comune come quello dell’allattamento per sensibilizzare circa l’importanza e i benefici del latte materno.
«Anche io sono padre e mi sono sentito di voler far parte di questo amore tra genitori e figli e di schierarmi con la mia arte a sostegno di questa causa - dice Igor - Il murale trae ispirazione dalla figura di una mia cara amica e raffigurerà una donna, una mamma che allatta la propria bambina nella posizione più naturale possibile, cioè distesa quasi semireclinata su sedia a sdraio con la sua bimba appoggiata al suo ventre e al seno, così che la mamma non faccia alcuno sforzo per reggere la bambina mette allatta».
Adesso che l’asilo verrà demolito, il murales guarderà dritto a questa assenza. Igor ha cominciato ieri con base e disegno, oggi invece il secondo giorno di lavoro si sta dedicando al volto della mamma e della bambina.
«L’esigenza di comunicazione nasce da alcuni dati statistici preoccupanti secondo cui già durante la degenza dopo il parto, solo il 33% delle donne allatta in modo esclusivo e questa percentuale si riduce all’11% dopo i 5 mesi» afferma Claudia Pilato, volontaria dell’associazione.
Stando alle parole di Igor, questa incursione artistica è stata accolta di buon grado dalla gente dello Sperone alle quali la bellezza dell’arte ha riportato armonia e senso ordinato delle cose.
«Sono stato accolto molto bene dalla gente del luogo - conclude Igor - perché penso che gli interventi artistici nei quartieri risveglino sempre il senso di bellezza in ognuno di noi. Molte persone mi hanno detto "ben fatto, ci voleva!"».
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