In Sicilia c'è un anfiteatro dentro una cava di tufo: qui la luce regala scorci da sogno
Inaugurato il 31 maggio, l'anfiteatro ospita messe ed eventi culturali. Un luogo magico, soprattutto all'imbrunire, con giochi di luce che valorizzano le rocce
A Marsala nasce un anfiteatro all'interno di una cava di tufo.
Le panche scolpite dai maestri della roccia, un crocifisso in bronzo. È l'anfiteatro San Francesco di Paola, un ambiente suggestivo e carico di significato dove il lavoro dei cavatori di tufo, maestri nell'arte, viene messo in risalto in modo sublime.
Si trova nell'area del santuario di Santo Padre delle Perriere, lì dove c'era una cava è stata realizzata una pavimentazione e posti a sedere interamente in tufo.
Inaugurato il 31 maggio, l'anfiteatro ospiterà messe ma anche eventi culturali, per una Chiesa che si apre alla cittadinanza e al mondo della cultura.
«Non è solo una Chiesa - spiega don Vincenzo Greco, parroco della Chiesa Santo Padre delle Perriere, a Tp24 - l'idea è quella di farlo diventare un luogo di incontro, di cultura, dove poter realizzare dei concerti o delle rappresentazioni teatrali».
Sovrasta la platea il crocifisso in bronzo donato dalla famiglia De Bartoli in memoria di Giuseppina Pellegrino De Bartoli.
Un luogo magico, soprattutto all'imbrunire, con un'illuminazione che valorizza le rocce circostanti.
Le panche scolpite dai maestri della roccia, un crocifisso in bronzo. È l'anfiteatro San Francesco di Paola, un ambiente suggestivo e carico di significato dove il lavoro dei cavatori di tufo, maestri nell'arte, viene messo in risalto in modo sublime.
Si trova nell'area del santuario di Santo Padre delle Perriere, lì dove c'era una cava è stata realizzata una pavimentazione e posti a sedere interamente in tufo.
Inaugurato il 31 maggio, l'anfiteatro ospiterà messe ma anche eventi culturali, per una Chiesa che si apre alla cittadinanza e al mondo della cultura.
«Non è solo una Chiesa - spiega don Vincenzo Greco, parroco della Chiesa Santo Padre delle Perriere, a Tp24 - l'idea è quella di farlo diventare un luogo di incontro, di cultura, dove poter realizzare dei concerti o delle rappresentazioni teatrali».
Sovrasta la platea il crocifisso in bronzo donato dalla famiglia De Bartoli in memoria di Giuseppina Pellegrino De Bartoli.
Un luogo magico, soprattutto all'imbrunire, con un'illuminazione che valorizza le rocce circostanti.
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