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In Sicilia c'è un'oasi incastonata in una valle: un paradiso che appare (quasi) per magia

Raggiungere l’oasi è molto semplice. Oggi l’accesso è possibile a tutti con itinerari escursionistici di rilevanza naturalistica in qualsiasi periodo dell’anno

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 28 febbraio 2023

la Riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi (foto di Giulio Giallombardo)

Tra le 106 oasi gestite e protette dal WWF che ricoprono ben 31 mila ettari di territorio nazionale, una delle più interessanti è la Riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi (alto, medio e basso).

Un’area naturale (a carattere regionale) di 335 ha di cui fa parte anche il pantano Murana che si estende da Mazara del Vallo e si dirige verso Torretta Granitola.

Oltre all’importanza rivestita in termini di biodiversità, il luogo è stato incluso nel SIC (Sito di Importanza Comunitaria), nella ZPS (Zona di Protezione Speciale) e nei siti IBA. Inoltre, grazie al progetto finanziato dal PIR Rete Ecologica, sono stati acquisiti circa 20 ettari adibiti a coltivazioni da distribuire a zone di interesse naturalistico.

Raggiungere l’oasi è molto semplice. Basta percorrere la statale provinciale numero 115 e raggiungere la località Gorghi Tondi. Una storia iniziata nel lontano 1981 quando l'area fu sottoposta a una tutela speciale per preservare l’ambiente e il paesaggio.
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Poi, nel 1998 la gestione fu affidata direttamente al WWF. In questi anni sono stati portati avanti diversi progetti per la salvaguardia, il controllo, la cura e il rispetto delle specie faunistiche e floreali presenti.

Grazie a un’intensa attività di propaganda e conoscenza dei luoghi, oggi, l’accesso è possibile a tutti con itinerari escursionistici di rilevanza naturalistica in qualsiasi periodo dell’anno.

Un aspetto importante è la collocazione ambientale. Il Lago Preola con i Gorghi Tondi sono incastonati in una vallata circondata da basse colline calcaree.

Improvvisamente appaiono “quasi” per magia al visitatore e sono inglobate nelle vicinanze di coltivazioni di diversa natura.

Un altro aspetto è la formazione.Avviene grazie alla dissoluzione dei gessi nei punti in cui erano a diretto contatto con le rocce in calcarenite. L’ acqua contenuta nella falda ha raggiunto i gessi e li ha sciolti. Si sono generate numerose doline di crollo e alcune, hanno raggiunto profondità tali per dare origine alle conche lacustri. I problemi legati all’oasi hanno radici ben profonde.

Un tempo, il luogo manifestava alcune incongruenze. Tra queste, il bracconaggio, gli incendi e l’abusivismo oltre all’abbandono di rifiuti. Fu avviata una sensibile campagna di bonifica.

Da anni l’oasi ha ripreso la sua attività di habitat per diverse specie.

L’avifauna varia nelle diverse stagioni e si arricchisce durante i periodi di migrazione. Si osservano specie di anatidi, aironi e limicoli. Per quanto riguarda la riproduzione dell’Anatra marmorizzata e la Moretta tabaccata, sono frutto di un’azione continua e prolungata del WWF.

In collaborazione con l’Università, vari istituti di ricerca, l'Arpa Sicilia e il Cnr, sono state approfondite diverse iniziative di tutela.

La fauna non si ferma solamente alla presenza dei due generi menzionati e anzi, si arricchisce del Cormorano, la Nitticora, la Garzetta, la Cicogna bianca e nera, il Mignattaio, il Fischione, il Codone, il Falco di palude, l’Aquila minore e poi, alcuni mammiferi come la martora, la donnola, la volpe, il riccio, la lepre, il Coniglio selvatico e altri ancora.

Senza dimenticare i rettili e la presenza di una specie in via d’estinzione: la Testuggine palustre siciliana considerata a rischio sparizione.

L’oasi partecipa alle attività del Progetto Life ConRaSi per la tutela dei rapaci in Sicilia. Ospita un sito di alimentazione per il capovaccaio.

Anche la flora ha trovato i suoi angoli di paradiso e, sul fondo del Lago Preola è presente una comunità crittogamica improntata dalla nitella. Quest’ultima è un’alga particolare. Si insedia nella parte più profonda del bacino laddove l’acqua si mantiene per più tempo. Sui costoni calcarenitici è significativa la presenza della “macchia mediterranea”.

Rientrano le associazioni vegetali del lentisco, olivastro, quercia spinosa, una fitta lecceta relitta e altri ancora. Nelle fioriture primaverili è possibile osservare le orchidee selvatiche di diversi tipi che abbelliscono e colorano l’intero territorio. Complessivamente sono state censite 373 entità infrageneriche spontanee. Appartengono a 71 famiglie e 242 generi.

La riserva del Lago Preola e Gorghi Tondi rappresenta l’espressione massima in cui sono concentrati diverse tipologie ambientali. Grazie a un programma definito e strutturato, siamo fortunati a poter osservare da vicino l’attività degli esseri viventi presenti e trarre parecchi benefici.
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