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In Sicilia esiste un corso per diventare badanti ed è pure gratis (lo fa la Chiesa)

Si chiama "BadaBene" ed è organizzato a Siracusa, in Sicilia, dalle suore missionarie di san Carlo Borromeo: il corso è gratuito, grazie ai fondi dell'otto per mille

Balarm
La redazione
  • 15 ottobre 2019

Si chiama "BadaBene" ed è il primo corso di formazione per badanti in Sicilia: il primo giorno di lezioni è stato il 15 ottobre 2019, nei locali dalla parrocchia di Santa Rita, in corso Gelone a Siracusa. A organizzarlo sono state le suore missionarie di san Carlo Borromeo, un ordine missionario che opera in aiuto dei migranti e per favorirne l'integrazione.

Gli iscritti sono 12, tutti stranieri, e il corso è completamente gratuito grazie ai fondi dell'otto per mille ma ha avuto anche il patrocinio del Comune, dell'Arcidiocesi, della Caritas diocesana e dalla Fondazione Migrantes. La durata? Ben 120 ore per ottenere un attestato di "Assistenza alla cura della persona nel suo ambiente personale e sociale".

Le suore scalabriniane hanno maturato un'esperienza specifica perché da anni organizzano iniziative di questo tipo a Roma e in altre parti d'Italia.

Le lezioni sono tenute da volontari e mirano a formare persone capaci di assicurare un aiuto a tutto tondo, quindi non solo di tipo sanitario, e per tutte le esigenze della persone anziane. Per tale motivo, il corpo docente è composto da un insegnante di lingua italiana, un medico, un avvocato e un informatico. Inoltre, suor Angelina Preci, responsabile del progetto, si occupea della parte spirituale dell'insegnamento.
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«Il nostro – ha detto l'assessore al Dialogo interculturale di Siracusa, Rita Gentile – è un patrocinio gratuito ma ci piace incoraggiare queste iniziative per due ragioni. Da una parte perché si favorisce l'integrazione di chi frequenta il corso; dall'altra, perché si crea una rete di assistenti preparati a dare alle persone bisognose un servizio che altrimenti viene veicolato attraverso il passaparola e rischia di essere improvvisato».

Le suore missionarie di san Carlo Borromeo sono dette scalabriniane dal nome del loro fondatore, il vescovo Giovan Battista Scalabrini proclamato beato nel 1997 da Giovanni Paolo II. Si sono insediate nell'Arcidiocesi cinque anni fa, su decisione di papa Francesco, per fornire assistenza ai migranti nella fase in cui gli arrivi erano all'ordine del giorno.
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