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Incendio alle storiche "Ciminiere" di viale Africa: la notte (da incubo) dei catanesi

Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che la scintilla sia partita durante l’impiego di una fiamma ossidrica. La ricostruzione di quanto è successo finora

  • 13 novembre 2025

L'incendio alle Ciminiere di Catania

Durante la serata di San Martino, un rogo improvviso ha spezzato la quiete cittadina, avvolgendo le storiche Ciminiere di viale Africa a Catania in una nube di fumo denso e fiamme impetuose. Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che la scintilla sia partita durante l’impiego di una fiamma ossidrica, utilizzata da uno degli operai impiegati nella manutenzione del tetto dell’anfiteatro.

L’innesco avrebbe causato le fiamme che si sono subito propagate tra la copertura di catrame. Sono bastati pochi minuti per far si che le fiamme divorassero parte della struttura e lasciassero la città allo sgomenta. I cittadini, hanno osservato il disastro avvolti da un senso di inquietudine e tristezza, impotenti dinanzi a quanto stavano osservando.

Sul posto sono accorsi subito i vigili del fuoco, impegnati in una lotta asfissiante contro le fiamme che, per essere spente sono trascorse quasi 12 ore. Fortunatamente, nessuna vittima, soltanto molta paura. Ovviamente emergono numerosi interrogativi, infatti, le autorità hanno avviato indagini per far chiarezza su quanto accaduto e capire se questo disastro poteva essere evitato.

I danni sono evidenti: porzioni importanti del complesso sono andate distrutte, lasciando un vuoto non solo fisico ma anche emotivo per chi conosce l’importanza culturale di questo luogo. I catanesi questa mattina si sono trovati dinanzi ad un viale Africa diverso, nell’aria c’è ancora l’odore di bruciato. Osservare le ciminiere, in parte distrutte, ha fatto si che in molto realizzassero il disastro che poche aveva creato una scenario da incubo.

Nel contempo, su Facebook, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, che ieri pomeriggio ha raggiunto il centro fieristico di viale Africa dopo essere stato allertato, ha dichiarato: «Adesso è il momento di mostrare la nostra attitudine alla resilienza per ricostruire, non solo un simbolo, ma un importante centro convegnistico che ha prodotto cultura, eventi di richiamo nazionale e la crescita di due generazioni. Non ci scoraggiamo. Dalle ceneri siamo sempre risorti. La città resta in attesa di risposte, con il cuore stretto e lo sguardo rivolto verso quelle mura ferite, simbolo di una memoria che si spera possa rinascere dalle ceneri».
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