L'acqua ancora non basta a Palermo, a luglio (forse) la svolta: cosa ci aspetta quest'estate
Il punto sul piano di razionamento idrico e sulle altre misure contro la siccità. Importanti novità dal Fiume Oreto. L'intervista all'amministratore unico di Amap

Il fiume Oreto nei pressi di Pioppo (foto di "Salviamo L'Oreto", Facebook)
«Con le recenti piogge, nella parte occidentale dell’Isola, si sono accumulati quasi due milioni di metri cubi d’acqua, che non spostano, però, né lo stato d’allerta né il principio di emergenza – fanno sapere fonti di Amap -. Ancora ne manca di acqua. Ed è impossibile prevedere che piova fino al prossimo trimestre».
Intanto, per la città di Palermo e la sua provincia, proseguono i monitoraggi che consentiranno di consegnare una fotografia aggiornata alla cabina di regia regionale, in vista della riunione prevista nella prima decade di giugno.
«A ogni modo – proseguono da Amap - il razionamento continua. Sarà la cabina di regia, dopo approfonditi studi, a stabilire e a valutare quali misure intraprendere nel corso dell’estate».
Intanto, nella borgata marinara dell’Arenella, monta la protesta per il razionamento idrico e i residenti chiedono come potere far fronte alla stagione estiva ormai alle porte: «Siamo tornati a manifestare dopo averlo già fatto, in passato in via Volturno. Ad oggi, purtroppo, possiamo dire che la situazione è peggiorata – spiega Giusi Cinà, residente dell’Arenella -. Siamo stanchi di subire questa ingiustizia. L’acqua è un bene primario. Abbiamo famiglie e persone che soffrono. Siamo stanchi e abbiamo bisogno dell’acqua».
«Vogliamo la sospensione – dichiara Carmela Aiello, residente della borgata Arenella – dal primo giugno fino al 30 settembre. Visto che, comunque, un po’ di miglioramento c’è stato dal momento che, fino all’altro giorno, ha piovuto. Poi, sta a loro prendere dei provvedimenti a ottobre. Ma non solo per alcuni cittadini e per altri no».
«Non ne possiamo più del razionamento idrico. Siamo stanchi dopo 8 mesi in cui ci viene negato un diritto fondamentale, l’acqua per l’appunto - dice Giorgia Frustreri, residente dell’Arenella – a disposizione durante la settimana. Chiediamo, quindi, almeno per il periodo estivo che il razionamento venga bloccato e che ci siano maggiori finanziamenti e investimenti per quanto riguarda la rete idrica, gli invasi e i pozzi».
Proprio sul fronte razionamento, nelle borgate Arenella e Vergine Maria, Amap ha spiegato: «Già da parecchi giorni abbiamo intrapreso dei correttivi al turno di razionamento idrico previsto nelle due borgate. Tali misure hanno consentito di limitare al minimo i disagi per le utenze».
«È già stato riscontrato – dichiara l’amministratore unico di Amap, Giovanni Sciortino - che nei distretti più a bassa quota la situazione risulta quasi nella norma, mentre nella zona più alta i tempi di ripresa dell’erogazione, dopo la sospensione, sono molto più rapidi rispetto a prima.
Dopo avere recepito le indicazioni del sindaco Lagalla, per diminuire ulteriormente i disagi alla popolazione dei due distretti, l’Amap provvederà ad anticipare la riapertura di almeno due ore e nelle ore successive, con apposito monitoraggio della rete, verificherà gli opportuni valori della pressione».
Rispetto alle misure da adottare in vista della ormai prossima stagione estiva, Sciortino ha evidenziato che «fermo restando che la crisi non si può considerare affatto conclusa, sempre su indicazione del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, sarà cura di Amap rappresentare alla Cabina di Regia per l’emergenza idrica in Sicilia di adeguare le risorse immesse in rete nelle zone a valenza turistica che nei mesi a venire saranno soggette a un consistente aumento della popolazione».
Intanto, come vi avevamo già anticipato in un nostro approfondimento, una soluzione al problema della siccità (almeno nel Palermitano) potrebbe arrivare direttamente dal fiume Oreto.
Stiamo parlando del progetto sperimentale dell’Amap che, sfruttando la bonifica del fiume, porterebbe ad un sostanziale contrasto dell’emergenza idrica, grazie ad una possibile portata di circa di 4/5 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Il piano prevede la realizzazione di un modulo prefabbricato di ultrafiltrazione, che verrebbe posto in corrispondenza dello scarico dei reflui di Pioppo. Questo dovrebbe consentire di alleggerire la carica batterica presente nel fiume.
Attualmente sono in corso i lavori per l’adeguamento dell’impianto di potabilizzazione Gabriele per il trattamento delle acque dall’Oreto. La data da segnare sul calendario, come anticipano da Amap, è quella del mese di luglio quando potrebbero già essere immessi circa 100 litri di acqua al secondo.
Attualmente il fiume Oreto ha delle portate idriche notevoli, pari a circa 600/700 litri di acqua al secondo. È prevista, innanzitutto, la realizzazione di un modulo prefabbricato di ultrafiltrazione, che verrebbe posto in corrispondenza dello scarico dei reflui di Pioppo. Ciò consentirà di alleggerire la carica batterica presente nel fiume.
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