SANITÀ

HomeSanità

L'influenza è in arrivo (anche) in Sicilia: virus, sintomi e quando si parte coi vaccini

Anche quest'anno è attesa una stagione influenzale molto intensa con un mix di virus e un alto numero di casi. Tutte le info sui sintomi e quando parte la campagna vaccinale

Nicoletta Sanfratello
Studentessa di Lettere classiche
  • 7 ottobre 2025

Vaccinazione

Parte il 20 ottobre, a Palermo e nel resto della Sicilia, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, strumento fondamentale per prevenire la circolazione dei virus influenzali a protezione, in particolar modo, delle categorie più fragili come bambini, anziani e persone affette da malattie croniche.

A guardare l'andamento in Australia, dove è inverno e i virus arrivano prima che da noi, a dire degli infettivologi, anche quest'anno la stagione influenzale si prospetta abbastanza intensa con un numero alto di casi che potrebbe mettere in affanno gli ospedali.

Sarebbe in arrivo, anche in Italia, un mix di virus influenzali, tra i quali il ceppo B verso cui si registra una minore copertura. Da qui l'invito degli esperti a vaccinarsi in vista di una stagione che si preannuncia "pesante", per scongiurare le conseguenze più gravi.

Secondo i dati elaborati dall'Istituto superiore di sanità, l'anno scorso 16 milioni di italiani - un quinto della popolazione - sono stati colpiti dai virus influenzali (con 600 casi severi e 134 decessi). Nello specifico, la precedente stagione influenzale 2024-2025, è stata caratterizzata dalla co-circolazione di diversi agenti patogeni respiratori, virali e batterici. Nella maggior parte dei Paesi europei, tra cui l'Italia, è stato registrato un elevato tasso di sindromi simil-influenzali e infezioni respiratorie acute nella popolazione, per la maggior parte associate ad influenza. Il numero di sindromi simil influenzali è stato sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il Rhinovirus.

«In questo momento non ci sono numeri importanti rispetto ai contagi da influenza. Il tasso di essi aumenterà con il proseguimento dell’inverno. La campagna vaccinale è quindi importante per arginare lo scoppio dei casi», commenta Salvatore Corrao, direttore dell’Unità di Medicina interna dell’ospedale Civico di Palermo.

I sintomi possono variare, ma si tratta tendenzialmente di «sintomi respiratori, tosse, dolori osseo-muscolari. Alcune fasce di popolazione, però, rischiano di contrarre ulteriori complicanze. Parliamo di anziani, soggetti con patologie congenite come ad esempio il diabete».

Altri soggetti a rischio possono essere le donne in gravidanza: «L'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) raccomanda il vaccino durante qualsiasi trimestre della gravidanza, in quanto una volta contratto il virus il rischio è di porre in condizione di sofferenza anche il feto».

In generale, tutti i soggetti fragili o con malattie croniche dovrebbero vaccinarsi sistematicamente e precocemente rispetto al picco della malattia. «Il vaccino - conclude Corrao - è completamente sicuro ed efficace e copre vari ceppi».

Rispetto ai luoghi e alle modalità in cui accedere al vaccino, i presidi di sanità territoriale stanno lavorando in forte sinergia con l’assessorato alla salute: «Il vaccino può essere somministrato presso gli ambulatori vaccinali – 9 nella città di Palermo -, presso i medici di medicina generale, le farmacie convenzionate con la Regione e con i pediatri di libera scelta.

La campagna di vaccinazione, per poter funzionare, necessita di appoggiarsi ad un braccio operativo. Questo è costituito non solo dall’istituzione – è stata infatti emanata una circolare sulle indicazioni regionali per il controllo sull’influenza – ma anche dal DASOE, l’osservatorio epidemiologico della Regione che si occupa di determinare nel tempo i comportamenti di alcune patologie come l’influenza.

L’obiettivo è quello di promuovere delle azioni di diffusione, adottando una strategia comune con i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie provinciali (Asp), lavorando in sinergia con gli spazi più prossimi alla popolazione.

La campagna vaccinale ha come obiettivo la copertura di un tasso di popolazione pari al 95%, con la speranza di raggiungere la copertura minima del 75%. Per raggiungere questo tasso di copertura, si sta facendo un importante lavoro di diffusione e prevenzione, anche a causa del calo delle percentuali di soggetti vaccinati verificatosi durante la campagna del 2024-25.

A Palermo, così come nel resto della Sicilia e dell'Italia, vi è stato infatti un abbassamento della quota percentuale di copertura vaccinale rispetto alla stagione precedente (2023-2024).

Secondo i dati forniti dal ministero della Salute nella stagione 2023-2024 la copertura vaccinale è stata del 53,3% tra gli over-65 e solo del 18,9% nella popolazione generale. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 fissa, per gli anziani, un target minimo del 75% e un target ideale al 95%.

Le ragioni del calo sono legate anche all'effetto post Covid e la diffidenza verso i vaccini, determinata anche dalle cattive informazioni circolate nel tempo. La conseguenza è stata una crescente diffidenza verso la comunità scientifica, rimasta anche dopo l’emergenza pandemica. Ecco quindi che la campagna vaccinale assume una duplice funzione: non soltanto combattere e prevenire il virus influenzale, ma anche combattere lo scetticismo creatosi nei confronti del sistema sanitario regionale.

Intanto, il ministero della Salute ha emanato lo scorso luglio la circolare con le indicazioni per la prossima campagna vaccinale contro l'influenza stagionale con l'obiettivo di raggiungere almeno il 75% della popolazione a rischio: anziani e fragili. Il vaccino sarà offerto gratuitamente a over 60, bambini, cronici, donne in gravidanza e operatori sanitari, ma anche, «dopo aver coperto le priorità», a chiunque la richieda.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI