SCUOLA E UNIVERSITÀ
L'intelligenza artificiale a scuola in Sicilia: a cosa servirà, spazio alla formazione dei prof
La Regione ha stanziato 700mila euro per promuovere l'uso e la conoscenza dell'IA. Ecco quali attività saranno svolte dal prossimo anno: 8 studenti su 10 già la usano

L'intelligenza artificiale sarà sempre più presente nelle scuole siciliane
L’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione ha infatti pubblicato una nuova circolare destinata alle scuole di ogni ordine e grado che stanzia 700mila euro per progetti finanziabili, per un massimo di 10 mila euro ciascuno, dedicata proprio all’IA nella scuola siciliana del futuro.
«Nell’era della transizione digitale, degli algoritmi e del machine learning - commenta l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mimmo Turano - introdurre nelle scuole percorsi educativi calibrati su questi temi significa creare le condizioni per consentire agli studenti e alle studentesse di acquisire un bagaglio culturale che sarà loro utile in futuro».
L’obiettivo è promuovere la conoscenza e l’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, come strumento didattico innovativo, sviluppare competenze digitali anche per gli insegnanti, attraverso percorsi formativi mirati, ma soprattutto sensibilizzare gli studenti sui rischi e le implicazioni etiche legate all’uso di questo strumento.
Al centro dei progetti anche le regole di comportamento che gli utenti dovrebbero seguire quando interagiscono online (la cosiddetta netiquette).
«Oggi educare alle nuove competenze, utilizzare in modo consapevole l’IA e i sistemi di machine learning significa guardare al domani - aggiunge Turano -. Le risorse destinate dal governo Schifani puntano a rafforzare la qualità della didattica delle scuole pubbliche siciliane, per un’offerta formativa innovativa, al passo con i tempi ma soprattutto attenta ai rischi potenziali, come la disinformazione, derivanti da un uso malsano e distorto delle nuove tecnologie».
A chi è rivolta la circolare? Possono presentare istanza di ammissione al finanziamento, gli istituti scolastici statali di ogni ordine e grado, con sede in Sicilia, a esclusione di quelle scuole che hanno già beneficiato dei contributi previsti dalla circolare 22 del 2023, dedicata proprio alla "sperimentazione dell’IA a supporto dell’apprendimento per il contrasto alla dispersione scolastica" e che non abbiamo ancora prodotto la rendicontazione finale.
Ciascun progetto, come si legge in una nota della Regione, dovrà prevedere obbligatoriamente percorsi di formazione specifica per gli insegnanti (uso delle piattaforme, privacy, dipendenza tecnologica, "AI divide", trasparenza e sostenibilità), laboratori didattici e interattivi per gli studenti e la realizzazione di un prodotto multimediale originale (video, documentari, e-book interattivi, cortometraggi, sito web).
Ma non solo. È prevista anche la possibilità di realizzare proposte progettuali in partenariato con altri soggetti tra cui istituzioni, forze dell’ordine, operatori e specialisti di settore, organizzazioni del terzo settore.
Le scuole possono presentare la propria candidatura, corredata del progetto dettagliato, tramite posta elettronica certificata da inviare all’indirizzo dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it entro e non oltre le ore 14 del 10 ottobre 2025.
I progetti legati all'intelligenza artificiale serviranno anche a ridurre le distanze tra Nord e Sud sulla didattica. Secondo l’Osservatorio Scuola Digitale 2024, meno della metà delle scuole italiane (47%) è dotata di connessione in fibra ottica. E le differenze fra regioni sono lampanti.
Se, per esempio, in Lombardia e Veneto si raggiunge una copertura del 60% circa, in Sicilia e Calabria non si supera il 40%.
Complessivamente in Italia, secondo i dati GoStudent aggiornati al 2025, il 62% degli studenti italiani desidera che i propri insegnanti abbiano una maggiore conoscenza degli strumenti di IA, mentre il 64% delle famiglie italiane è favorevole all’introduzione di tali strumenti nell’istruzione pubblica.
Del resto, gli studenti ormai ne fanno uso. Il 78% di loro utilizza regolarmente strumenti di IA principalmente per cercare informazioni (71%) e come aiuto nei compiti (65%). Solo il 15% afferma di non usare mai strumenti di IA. Ma non è tutto: il 73% degli studenti ritiene che l’IA entro i prossimi 5 anni sarà una componente fissa dei programmi di studio.
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