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La nuova stagione del Teatro Biondo: 34 spettacoli tra classici, danza e grandi nomi

"Storie che si riflettono" è il titolo della prima stagione firmata dal nuovo direttore del Teatro Biondo, Valerio Santoro. Al via la campagna abbonamenti. Il programma

Balarm
La redazione
  • 8 maggio 2025

Filippo Luna, Sonia Bergamasco, Tony Servillo, Ettore Bassi, Peppino Mazzotta, Violante Placido e Salvo Piparo

Trentaquattro spettacoli distribuiti tra Sala Grande (19) e Sala Strehler (15), di cui tredici tra produzioni e coproduzioni, otto prime nazionali.

Sono questi i numeri della nuova stagione del Teatro Biondo di Palermo intitolata "Storie che si riflettono", la prima firmata dal direttore Valerio Santoro, che si è insediato il primo gennaio di quest’anno.

La campagna abbonamenti parte venerdì 9 maggio con la grande novità dell’abbonamento “Duetto”, che comprende spettacoli di lirica e prosa, grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo.

«Storie che si riflettono – ha spiegato il direttore Valerio Santoro – è l’invito aperto a tutti, a riconoscersi nelle emozioni, nei conflitti e nei sogni raccontati in scena. Una stagione che ho pensato per un pubblico eterogeneo, che intreccia grandi autori classici e nuove drammaturgie, in un dialogo vivo tra passato e presente. Il mio obiettivo è rendere la cultura accessibile a tutti e tutte, abbattendo qualunque barriera per portare il teatro a chiunque.

Al centro di tutto ci sono i testi e l’attore, cuore pulsante dell’esperienza teatrale. Ogni spettacolo sarà un’occasione per riflettere, per sentirsi parte di qualcosa, per riconoscersi in storie che parlano di noi. Il Teatro Biondo vuole essere casa, specchio, spazio vivo».

«Il teatro è lo specchio del mondo – ha detto il presidente dell’Associazione Teatro Biondo Giovanni Puglisi –, uno specchio che nell’accezione aristotelica ha la funzione catartica di purificare la nostra coscienza, mitigare le nostre paure, lenire le sofferenze. Per questo oggi il teatro è necessario più che mai, in un mondo che appare minaccioso e “fuori di sesto”, per usare una appropriata espressione shakespeariana.

La nuova stagione del Teatro Biondo è un invito a specchiarvi nelle commedie e nei drammi che abbiamo scelto per voi, tanto per riconoscerci come componenti di una comunità, quanto per trovare strumenti di comprensione e rigenerazione in questi tempi difficili. Palermo, la città tutta porto, tutto accoglie e tutto trasforma, proprio come la dinamica teatrale, che si agita tra la vita e la scena, spazio infinito di un naufragio tanto simbolico, quanto salvifico».

Si comincia l’11 ottobre con un evento speciale: "La principessa di Lampedusa" di Ruggero Cappuccio, diretto e interpretato da Sonia Bergamasco, con le musiche di Marco Betta e Ivo Parlati.

Uno spettacolo che restituisce la modernità e il coraggio di una donna carismatica come Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de Il Gattopardo. Lo spettacolo è un primo tassello di un progetto sul celebre romanzo e le sue eredità culturali e artistiche, che si svilupperà nell’arco di un triennio.

Tra i protagonisti in cartellone: Ettore Bassi, Franco Branciaroli, Roberta Caronia, Ennio Coltorti, Giuliana De Sio, Federica Di Martino, Michele Di Mauro, Claudio Di Palma, Filippo Dini, Davide Enia, Enrico Ianniello, Gabriele Lavia, Luca Lazzareschi, Rosario Lisma, Filippo Luna, Nello Mascia, Peppino Mazzotta, Francesco Montanari, Antonella Morea, Maria Paiato, Graziano Piazza, Salvo Piparo, Violane Placido, Tommaso Ragno, Silvio Orlando, Elisabetta Pozzi, Teresa Saponangelo, Toni Servillo, Paolo Triestino, Paolo Valerio.

Tra i registi coinvolti: Alfredo Arias, Giovanni Anfuso, Gabriel Calderón, Ruggero Cappuccio, Andrea Chiodi, Emma Dante, Luca De Fusco, Filippo Dini, Adriano Evangelisti, Pietro Giannini, Renato Giordano, Fabiana Iacozzilli, Gabriele Lavia, Davide Livermore, Marcos Morau, Leonardo Petrillo, Cristina Pezzoli (nella ripresa di Andrea Lisco), Pablo Remón, Gabriele Russo, Davide Sacco, Valerio Santoro, Carlo Sciaccaluga, Serena Sinigaglia, Giuseppe Tantillo, Paolo Valerio.

Il programma spazia dai classici, tra cui: "Il lutto si addice ad Elettra" e "Lungo viaggio verso la notte" di Eugene O’Neill, "Finale di partita" di Samuel Beckett, "Il gabbiano" di Anton Čechov, "Riccardo III" e "La tempesta" di William Shakespeare, "Sabato, domenica e lunedì" di Eduardo De Filippo, "Morte di un commesso viaggiatore" di Arthur Miller, "Non si sa come" di Luigi Pirandello.

Passando per alcune delle più interessanti e apprezzate esperienze della nuova drammaturgia: "Enigma" di Hugh Whitemore sulla vita di Alan Turing, "Ciarlatani" di Pablo Remón, che racconta le vicende di alcuni personaggi legati al mondo del cinema e del teatro, "Oltre" di Fabiana Iacozzilli sul disastro aereo delle Ande, con attori e marionette ibride a grandezza naturale, Circo Zarathustra di Leonardo Petrillo, nel quale la filosofia di Nietzsche incontra attori, funamboli, clown e acrobati.

E ancora "Il movimentatore" di Edoardo Erba, "Arle-Chino" di Cristina Pezzoli e Shi Yang Shi, "Titanic" di Davide Sacco, "Stand up" for Giuda di Petrillo, "Argo" di Letizia Russo, "Poema a fumetti" di Dino Buzzati, "La traiettoria calante" di e con Pietro Giannini, "Cortile di donna" di Renato Giordano ispirato al teatro di Raffaele Viviani, "Letizia va alla guerra" di Adriano Evangelisti, "Storia di un cinghiale" di Teresa Vila, "Valeria e Youssef" di Angela Dematté, "Isidoro" di e con Enrico Ianniello,"Lady D" di Annalisa Favetti e Pino Ammendola, "Bianco" Giuseppe Tantillo.

La stagione in abbonamento prenderà il via il 18 ottobre con "Re Chicchinella" di Emma Dante, che conferma il sodalizio del Biondo con una delle maggiori autrici e registe della scena internazionale.

Tra le produzioni spicca "La rigenerazione" di Italo Svevo con la regia di Valerio Santoro e con Nello Mascia e Roberta Caronia nei ruoli principali.

Tra le novità della Stagione, l’ospitalità del Centro coreografico Nazionale Aterballetto, che proporrà uno degli spettacoli di danza contemporanea di maggiore successo della scorsa stagione: Notte Morricone di Marcos Morau, dedicato al grande compositore italiano.

Morau, con la sua potenza visionaria, ci conduce in uno spazio irreale, che è lo studio di registrazione del musicista ma anche uno spazio mentale delimitato da grandi lavagne ricoperte di spartiti musicali, appunti, disegni, immagini cinematografiche.
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