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La rinascita (food) dei Danisinni: lavoro per i ragazzi del quartiere grazie a due ristoratori

I ristoratori Franco Virga e Stefania Milano si sono appassionati alla storia di riscatto che ha segnato la borgata palermitana e hanno deciso di contribuire direttamente

Balarm
La redazione
  • 29 dicembre 2019

Stefania Milano e Franco Virga

Un altro tassello verso la rinascita e il riscatto sociale si aggiunge a quelli già avviati nel quartiere dei Danisinni, nel centro storico di Palermo. Oltre alle tante attività in cui la comunità è parte attiva come il teatro, il circo e la fattoria sociale, adesso un altro banco di prova e sperimentazione dicenta la ristorazione.

La tavola è il simbolo della comunità e dalla tavola partirà il nuovo progetto di rinascita del quartiere, il cibo segna così la strada verso l’emancipazione economica di chi vive il piccolo agglomerato di case rimasto ai margini della scena sociale di Palermo.

I ristoratori Franco Virga e Stefania Milano, fondatori del gruppo Good Company che governa i ristoranti del centro storico Gagini, Buatta, Bocum, Aja Mola e l’ultimo nato Libertà, si sono appassionati alla storia di riscatto che ha segnato i Danisinni con l'instancabile ed entusiasta Fra Mauro.

Hanno così deciso di avviare l’attività ristorativa supportandola con la formazione professionale rivolta agli abitanti del quartiere e sostenendo la messa a punto di una trattoria stessa, che sorgerà nell’area più antica del rione per la quale è prevista un’opera di recupero e restauro con l’obiettivo di farne un centro di accoglienza turistica e sociale. Il piano partirà con il nuovo anno.
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«La cucina può dare speranza alla gente dei Danisinni. Può dare l’opportunità di imparare una professione ed essere nuova fonte di economia per la comunità - spiegano Virga e Milano -. Quando siamo venuti a contatto con la gente di questo luogo e appreso ciò che sta facendo Fra Mauro insieme alla squadra dell’associazione Crescere a Danisinni, abbiamo subito pensato che potevamo dare il nostro contributo con quello che facciamo ogni giorno, con le nostre competenze».

«Così - spiegano Virga e Milano - abbiamo proposto di avviare corsi di formazione dedicati alle donne, agli uomini e ai ragazzi che vogliono imparare i mestieri del mondo della ristorazione, dalla gestione della sala alla professione di cuoco. Insegnare un lavoro, trasmettere una specializzazione è la cosa concreta che può davvero aiutare questa comunità a sollevarsi e a costruire il proprio futuro. Coinvolti nell’insegnamento saranno i team dei nostri locali, a partire dagli chef che hanno accolto questa opportunità di trasferimento del sapere con grande entusiasmo».

L’iter della formazione che vedrà alternarsi Fabio Cardilio (chef di Buatta), Massimiliano Mandozzi ed Elnava (chef e pastry chef del Gagini), Giuseppe Calvaurso (chef di Aja Mola), Alessandro Fanara e Francesco Paolo Mango (chef di Libertà), Gianni Morreale (chef del Bocum), sarà propedeutico all’avviamento della trattoria dei Danisinni, punto di ristoro con cui il rione vuole aprirsi al resto della città e ai turisti, dove protagoniste saranno le materie prime coltivate proprio negli orti e nei giardini che circondano il quartiere, che si ricollegherà all’esperienza della fattoria realizzata a ridosso della parrocchia di Sant’Agnese.

«Ci prenderemo cura di questo piccolo cuore ristorativo - commenta la coppia di imprenditori - che valorizza la ricchezza agricola del luogo e il rapporto con la natura già veicolato dalla fattoria attualmente attiva. Guideremo i lavori e cureremo ogni dettaglio tecnico sulle forniture per cosegnare alla comunità un locale perfettamente funzionale e accogliente».

«La cucina rappresenta l’espressione più diretta dell’identità di un luogo. La borgata dei Danisinni attraverso il punto ristorativo potrà raccontare molto di sé, della propria storia e dei propri tesori».
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