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La Scala dei Turchi "in vendita", appello a Elon Musk: "La compri e la protegga"

Una resa o una provocazione? La decisione del proprietario di mettere all'asta la spettacolare marna bianca ha creato parecchio scalpore: «Sono stanco. Da Comune e Regione solo promesse»

Balarm
La redazione
  • 5 maggio 2022

Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi messa all'asta e un appello rivolto direttamente a Elon Musk, ricco imprenditore noto per le sue imprese spaziali e fondatore di Tesla, affinchè l'acquisti. Per alcuni si tratta di una provocazione, per altri di una vera resa, ad ogni modo ha fatto parecchio scalpore la decisione di Ferdinando Sciabarrà di mettere in vendita la meravigliosa marna bianca.

Come ha spiegato al Corriere della sera, l'ex funzionario della Camera di commercio di Agrigento riconosciuto proprietario della Scala dal tribunale di Agrigento, si dice "stanco" delle battaglie legali e della difficile gestione di un bene così importante, soprattutto in vista dell'arrembaggio dei turisti, problema che si ripresenta ogni anno con l'arrivo della stagione estiva.

«Non è bastato dire alla Regione, al Comune di Realmonte e agli enti pubblici interessati "Ve la regaliamo" -. Perché sono arrivate solo promesse. Senza nulla fare. E, dopo un anno, preoccupati da una stagione che si annuncia come un assalto ai gradoni della Scala, la mettiamo all’asta, facendo appello per primo a Elon Musk perché se la compri lui, la protegga e la usi al meglio...».
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L'avvocato di Sciabarrà, Giuseppe Scozzari, parlando sempre al Corriere, ricostruisce la complessa battaglia legale e burocratica che ha coinvolto il suo assistito, riconosciuto poi l'anno scorso proprietario di gran parte della scogliera. A novembre 2021 è iniziata la restituzione.

«Volevo donarla alla pubblica amministrazione ma il 'pubblico' è sordo - racconta Sciabarrà sempre al Corriere -. Volevamo affidarla ad una associazione ambientalista e ci è stato impedito... È necessario consentire visite in sicurezza dei turisti con accessi controllati, non solo con staccionate facilmente aggirabili. Bisogna bloccare gli smottamenti della roccia che si sfalda».

Da qui la decisione di metterla in vendita. Ma perché l'appello proprio a Elon Musk?

«Se le istituzioni siciliane non sono capaci, ben venga qualcuno come Musk. Purché la renda fruibile gratis come abbiamo fatto noi da sempre».

Dura la replica del sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, che parla di "mera provocazione": «Non possiamo che considerarlo un mero appello-provocazione - dice il primo cittadino - anche perché è smentito dallo stato degli atti. Il Comune di Realmonte ha già raggiunto un accordo transattivo con il Sciabbarrà per la definizione del contenzioso pendente che prevedeva e prevede una serie di adempimenti in corso di esecuzione, per come espressamente richiesti dalla controparte».

«Con Delibera della Giunta Municipale n. 3 del 12/1/2022 è stato conferito - continua il sindaco Lattuca - incarico al notaio per compiere i relativi atti propedeutici alla stipula. Proprio venerdì scorso è intervenuta una nota interlocutoria che ha richiesto un’integrazione documentale a cui verrà dato immediato riscontro. Sia il Comune di Realmonte che la Regione Siciliana, per quanto di rispettiva competenza, si sono adoperati in questi anni per dare risoluzione a questa vicenda, per la tutela della Scala dei Turchi e per la sua valorizzazione».

«Ma non sono solo gli enti che hanno dimostrato di avere a cuore questo straordinario bene, ma prima di tutto i siciliani che sono accorsi in massa a ripulire la Scala dei Turchi a seguito del suo imbrattamento. Lo stesso Presidente del Parlamento europeo Davide Sassoli, qualche ora prima di morire, nel rivolgere un plauso a tutti coloro che si erano impegnati a restituire l’originario candore alla scogliera di marna bianca, dichiarò testualmente: «Cari ragazzi, la vostra cura, la vostra attenzione per l’ambiente e per la bellezza fa onore alla Sicilia, all’Italia e al mondo intero: bravissimi!».

«Sono certa che in tempi brevissimi- conclude il primo cittadino- sarà formalizzato ogni accordo che consentirà di tutelare, preservare, valorizzare e promuovere un bene identitario del territorio di Realmonte e della Sicilia».

«Il governo Musumeci ha attivato da tempo le procedure per definire positivamente il futuro della Scala dei Turchi e la prossima settimana abbiamo convocato una riunione per individuare la soluzione migliore che porti a una conclusione rapida della vicenda, soddisfacente per tutte le parti in causa - ha dichiarato l'assessore regionale al Territorio e all'Ambiente, Totò Cordaro.

«Come sanno bene il privato e il suo legale – precisa l'assessore Cordaro – la Regione Siciliana si è da subito fortemente impegnata per la risoluzione del problema, interessata alla tutela e alla valorizzazione di un bene di grande pregio naturalistico.

Si è dovuta attendere la conclusione dell'iter giudiziario che, per alcuni anni, ha interrotto sub iudice la questione relativa alla titolarità del bene. Ma la Regione ha lavorato e continuerà ad adoperarsi per trovare la sintesi tra il Comune di Realmonte, che rivendica la titolarità della gestione, e il proprietario che deve cederla in maniera giuridicamente corretta».
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