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La scuola "adotta" la città e il suo mare: dopo due anni di stop torna "Panormus"

Quattro appuntamenti nei luoghi simbolo della costa palermitana, dal Foro Italico a Sferracavallo. Dopo due anni di pandemia torna la manifestazione culturale più longeva della città

Balarm
La redazione
  • 6 aprile 2022

Foto di Rosellina Garbo

Dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, torna "Panormus, la scuola adotta la città", la manifestazione culturale più longeva della città, nata nella primavera del 1994 dalla volontà della scuola e della società civile di riappropriarsi di Palermo e dei suoi spazi.

“Vivere la città al ritmo del suo mare” è il tema di quest’edizione 2022 che vedrà gli studenti e le studentesse di 53 scuole (6 scuole dell'infanzia; 4 direzioni didattiche; 27 scuole secondarie di primo grado e SMS, di cui 17 a indirizzo musicale; 6 scuole secondarie di secondo grado e 10 istituti paritari) insieme alle bambine e ai bambini di 19 nidi, animare i luoghi simbolo della Palermo marittima nel corso di quattro fine settimana. Gli appuntamenti sono 9-10 aprile, 23-24 aprile, 7-8 maggio, 14-15 maggio.

Le attività in programma (giochi, performance teatrali e musicali, laboratori di ogni tipo) si svolgeranno tra il Foro Italico, il molo Sant'Erasmo, Mondello, Sferracavallo, l’Arenella, Romagnolo, Settecannoli e La Cala, coinvolgendo - oltre alle scuole - numerose associazioni che operano in quei territori. Adottare luoghi che intrecciano una relazione con il mare Mediterraneo significa riportare alla luce la trama babelica della città, aperta alla coesistenza delle differenze culturali e linguistiche, nelle quali è sopravvissuta e si è evoluta.
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“Panormus. La scuola adotta la città”, infatti, continua a mantenere una vocazione di pedagogia urbana: dall'adozione di siti monumentali e ambientali, il progetto oggi pone il focus sull'approfondimento di tematiche di importante rilevanza sociale come la multiculturalità, l’attenzione alla figura femminile e, quest'anno, il mare e la musica.

Martedì 17 maggio il Teatro Massimo organizzerà la giornata conclusiva della manifestazione. Alunne e alunni di diciassette istituti a indirizzo musicale coinvolti nel progetto suoneranno e canteranno sulla scalinata di Piazza Verdi e in alcune delle sale interne del Teatro.

Per consultare il programma dettagliato dei quattro appuntamenti in programma basta collegarsi al Portale Scuola del Comune di Palermo.

«Nonostante la sua posizione, negli ultimi decenni il legame tra Palermo e il mare è stato urbanisticamente derubricato e solo da qualche anno riscoperto attraverso una riappropriazione graduale: dalla Cala al Foro Italico a Sant’Erasmo, in un processo continuo di riqualificazione della costa» ha dichiarato l’assessora Giovanna Marano che, come di rito, nel corso della conferenza stampa ha consegnato le chiavi della città agli studenti.

«Sappiamo che ascoltare il ritmo musicale del mare ci conduce alla riflessione, alla meditazione, a stare bene. Oggi, gli studi di neuroscienza dimostrano che osservare le acque del mare fa sì che il cervello produca serotonina e dopamina, e che il suo inimitabile blu è un potente antistress. La musica, invece, per le emozioni e i sentimenti che suscita è la “voce dell’anima”, linguaggio universale, senza territori né confini, uno strumento principe per edificare dialogo, confronto e pace tra i popoli».

Ai tratti comuni tra mare e musica e alle suggestioni pedagogiche ed educative che questi elementi evocano, è stato dedicato il percorso di formazione rivolto al personale educatore e docente dei servizi educativi e delle scuole che hanno aderito a “Panormus. La scuola adotta la città”.

«Nel ricordo di Alessandra Siragusa, a cui la città dedicherà un tratto del Lungomare del Foro Italico - ha dichiarato nel corso della conferenza stampa l'assessore alle CulturE e alla Toponomastica, Mario Zito - ripartono dopo due anni di fermo dovuto alla pandemia le attività di Panormus. Il tema scelto per questa edizione, Vivere la città al ritmo del suo mare, vuole essere l'invito per l'intera città-comunità a ritrovare un respiro "comune" che ci permetta di cantare in polifonia di voci la Bellezza della città, i colori del mare, le voci della 'gente di mare'».

Per Marco Betta, sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo: «Una manifestazione che ha sempre messo al centro del suo programma i bambini e i ragazzi e la presa in carico dei territori e delle sue istituzioni culturali. Ci sono cose importanti nella vita, ma alcune sono le cose che restano: questo rapporto tra scuole, musica e istituzioni è una di quelle, un sistema integrato che semina e che sta già dando i suoi frutti».

«Il progetto "Panormus. La scuola adotta la città" è, ormai da anni, un punto di riferimento fondamentale per la comunità scolastica e per tutta la città» ha detto il sindaco Leoluca Orlando. «Attraverso questo progetto, la comunità scolastica cittadina esprime un ruolo fondamentale per la promozione e la costruzione dei diritti. Veniamo da due anni di pandemia che hanno sconvolto genitori, studenti, insegnanti, eppure la scuola palermitana nonostante le difficoltà ha dimostrato il proprio valore confermando il forte legame tra scuola, famiglia e territorio. Ci apprestiamo, dunque, a vivere questa manifestazione con entusiasmo per raccontare le bellezze della nostra città e per imparare ad averne cura».
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