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I batteri in mare e lo stop ai bagni, l'esperto: "Ecco perché sono nelle acque di Mondello"

I divieti di balneazione in un tratto della borgata marinara preoccupano la città. Ci spiega cosa succede e i motivi il prof Gianluca Sarà, docente di Ecologia di Unipa

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 24 luglio 2025

Il golfo di Mondello

Con una ordinanza urgente, che ha sconvolto buona parte dei palermitani e dei turisti presenti nel capoluogo, il sindaco Lagalla ha disposto il divieto di balneazione "in zona sbocco Ferro di Cavallo – Locamare di Palermo e spiaggia libera a Mondello", dietro il consiglio dell’assessore con delega alla Igiene e alla Sanità Fabrizio Ferrandelli, sulla base dei rilievi effettuati dai tecnici dell'Asp di Palermo.

Nel corso delle ultime giornate, infatti, in queste località sono aumentate in maniera esponenziale i livelli di contaminazione da enterococchi, un gruppo di batteri appartenenti al phylum dei Firmicutes che sono degli organismi commensali dell’intestino umano.

Questi batteri sono abbastanza pericolosi per l’uomo, visto che possono provocare dolorose infezioni al tratto urinario, reazioni respiratorie, meningiti, diverticoliti e persino pericarditi.

A causare la proliferazione di questi batteri sono stati una molteplicità di fattori, che come ci ha spiegato Gianluca Sarà, professore ordinario di Ecologia all’Università di Palermo, stanno diventando anno dopo anno più frequenti, per via del surriscaldamento del mare.

Con le alte temperature e la maggiore disposizione estiva di alcuni elementi, come l’azoto - che raggiungono il mare tramite le deiezioni dei bagnanti - questi batteri trovano infatti le condizioni ideali per moltiplicarsi. Proprio per mantenere sotto controllo la situazione, il team di ricercatori guidato dal professore Sarà ha disposto quindi diversi termometri subacquei lungo diversi tratti di costa del Palermitano e non solo, da Scopello all’Addaura, così da ottenere una mappa delle zone che subiscono maggiormente il riscaldamento.

Questi termometri fanno parte di una rete di rilevamento del basso Tirreno che sta cercando di comprendere quali temperature potranno raggiungere le nostre mete marine preferite, considerando che già oggi la situazione non è compatibile con la media delle temperature degli anni o dei mesi passati.

«Rispetto alle temperature registrate a maggio, le acque di Mondello hanno registrato un incremento termico notevole. Oggi le temperature sono superiori di 2 o anche 2,5 gradi centigradi rispetto la media stagionale» spiega Gianluca Sarà, rispondendo alle nostre domande.

«Ci sono stati dei picchi in cui a metà luglio le acque di Mondello superavano i 31 °C ed è prevedibile che nei prossimi giorni le temperature possano salire ulteriormente, permettendo ai batteri di crescere ancora di numero».

Il professore non esclude la possibilità che parte della proliferazione dei batteri a Mondello sia dovuta alla presenza di qualche scarico illegale, di cui comunque non è a conoscenza, ma secondo lui è indicativo come esista una correlazione fra la proliferazione dei batteri, l’aumento delle temperature e l’aumento del numero dei bagnanti, che giornalmente si riversano nelle acque di Mondello, che – a conti fatti – è una piccola baia.

«Inoltre, se le temperature si manterranno così alte, è prevedibile anche che tra qualche giorno o settimana le acque di Mondello cominceranno a divenire verdi o rosse per via della proliferazione delle alghe, che possono provocare altri disturbi ai bagnanti» ci informa Sarà.

Mondello d’altronde non è l’unico tratto di costa della nostra isola che in questi giorni sta facendo parlare di sé. Come abbiamo già raccontato in un precedente articolo, qualche giorno fa sono usciti i dati forniti da Goletta Verde sullo stato di salute del nostro mare.

Nella provincia di Catania, ad esempio, è fortemente inquinato il lungomare di Aci Trezza e lo stesso si può dire per quanto riguarda il tratto di costa antistante la foce del fiume Akragas, ad Agrigento.
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