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La Stazione Marittima di Palermo, opera di Caronia Roberti: in atto un grande restyling

Da qualche giorno le ruspe sono in azione ai piedi della Stazione Marittima di Palermo: sui social si teme per l'opera firmata nel 1950 da Salvatore Caronia Roberti

Balarm
La redazione
  • 16 novembre 2018

La Stazione Marittima di Palermo (Foto di Salvatore di Blanda)

Un monumento, un'opera architettonica espressione del Novecento e firmata da quel Salvatore Caronia Roberti che pure fu assistente di Ernesto Basile e che firmò il Supercinema di via Cavour a Palermo e la sede storica del Banco di Sicilia in via Roma.

La Stazione Marittima di Palermo - si trova all'interno dell'area portuale - è stata progettata nel 1950 e inaugurata nel 1974: consiste in un edificio con un grande salone climatizzato ed è collegata direttamente alle navi grazie a delle passerelle.

Nel 2017 la stazione è stata chiusa al traffico merci e passeggeri per il completamento dei lavori di ampliamento tra i collegamenti marittimi e ferroviari della stazione e la stazione centrale per consentire ai viaggiatori croceristi di raggiungere più agevolmente il porto.

È infatti previsto un collegamento tramviario tra la stazione marittima e la stazione centrale.

Si tratta di una struttura avveniristica che nessuno vuole demolire ma anzi migliorare con intrerventi in acciaio e vetro, elementi luminosi, scale mobili, installazioni mediatiche che proiettano immagini, attività commerciali e servizi per il pubblico.

Il restyling della Stazione Marittima di Palermo si prefigge lo scopo di restituire alla città un polo di aggregazione urbano grazie al progetto dell’architetto milanese Italo Rota.

Il progetto prevede quindi una sostanziale modernizzazione tesa a migliorare l’accesso, il transito e l’efficienza delle operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri, a potenziare le misure di sicurezza e di controllo e ad ottimizzare l’accoglienza mediante servizi.

Gli uffici della Dogana, della Guardia di Finanza e della Polizia saranno al piano terra, unitamente ai desk delle compagnie di navigazioni, ai bar e ai negozi. Nel piano ammezzato invece, punti di vendita di prodotti artigianali, duty free completeranno l’offerta funzionale del complesso portuale.
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