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La street art nei vini di Baglio di Pianetto: Andrea Buglisi "cattura" Palermo in 7 etichette

Vi raccontiamo la nascita di un progetto che lega sempre di più l’azienda siciliana della famiglia Marzotto - Baglio di Pianetto - con Palermo, la città della Santuzza

Balarm
La redazione
  • 20 aprile 2023

Le nuove etichette dei vini di Baglio di Pianetto

Catturare l'essenza della città di Palermo e della sua cultura, creando un'identità territoriale forte e distintiva.

La combinazione di arte e vino ha dato vita ad una nuova immagine per sette vini di Baglio di Pianetto, che inevitabilmente attirano l'attenzione di chi le guarda.

A realizzarle l'artista palermitano Andrea Buglisi, uno dei più significativi e importanti autori della Street Art italiana. Le sue opere sfoggiano colori vivaci, forme sinuose ed elementi che contraddistinguono inequivocabilmente la città di Palermo, evocando un'esperienza sensoriale unica e coinvolgente.

Un restyling, quello delle etichette della linea Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto, che vuole quindi celebrare il legame sempre più stretto tra l’azienda siciliana della famiglia Marzotto e la città della Santuzza. Le opere dello street artist palermitano diventano così le tappe di un viaggio evocativo, con visioni che esprimono a pieno la territorialità di questi vini.
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Arte e vino si uniscono così in un matrimonio in grado di regalare emozioni, fondendo insieme storie e tradizioni, con un tocco originale e fuori dagli schemi, trasportando l’immaginazione di chi vi si immerge in un’altra dimensione.

La decisione di rinnovare le etichette di questa linea nasce dal desiderio di raccontare tramite l’arte una storia che vede come protagonista il vino, celebrando allo stesso tempo il territorio di origine.

Questo progetto è stato voluto fortemente da Francesco Tiralongo, l'amministratore delegato di Baglio di Pianetto prematuramente scomparso lo scorso 2 marzo, che ne ha seguito passo passo lo sviluppo attraverso un confronto con Andrea Buglisi.

«Baglio di Pianetto si è sempre posta come obiettivo la produzione di autentici vini di qualità, territoriali e dall’approccio completamente sostenibile» spiega Pierluigi Ventura, vicepresidente di Baglio di Pianetto.

Con il restyling della linea Monovarietali Bio volevamo fare un ulteriore passo in avanti - aggiunge - mostrando nel modo più emozionante ed evocativo possibile il legame che unisce la nostra azienda alla città di Palermo.

Abbiamo raggiunto il nostro intento grazie al genio di Andrea Buglisi che con sensibilità e abilità è stato in grado di restituirlo attraverso un'esperienza visiva unica ed emozionante».

Nel dettaglio la linea Monovarietali Bio è composta da quattro vini bianchi ottenuti dai vitigni Insolia, Catarratto, Viognier e Grillo, coltivati a Santa Cristina di Gela nella Tenuta Pianetto in provincia di Palermo, e da tre vini rossi ottenuti da Syrah, Nero d’Avola e Frappato, coltivati nella Tenuta Baroni di Noto, in provincia di Siracusa.

«Le immagini originali che ho realizzato per la linea Monovarietali Bio di Baglio di Pianetto - spiega Buglisi - giocano in maniera lirica ed ironica con alcuni elementi tipici legati al vino e tracciano un viaggio immaginario che va dalle campagne della provincia alla città di Palermo.

Così, figure di uomini e donne retrò di diverse età, si trovano ad interagire con elementi naturali legati al vino creando un mix di tradizione ed innovazione. Ogni etichetta è resa unica nelle forme e nei colori grazie alle sensazioni che ho percepito assaggiando ogni vino.

Il messaggio è diretto e trasversale, come nell’Urban Art di cui mi occupo, ma evocativo. Esso permette al fruitore di dare sfogo alla sua immaginazione e dare una propria interpretazione al racconto interagendo con il prodotto. La collezione nel suo insieme risulta coerente nelle forme e nelle cromie e riesce a catturare l’attenzione del consumatore distinguendosi dai prodotti della concorrenza».

Tutti certificati biologici, sanno fondere freschezza e piacevolezza riuscendo ad abbinarsi, grazie alla loro versatilità ed ecletticità, a più occasioni di consumo quotidiano e a preparazioni sia di semplice esecuzione che più articolate.

Un'occasione per conoscerli da vicino e degustarli è quella in programma domenica 28 maggio quando, lo chateau siciliano di Santa Cristina Gela, sarà aperto al pubblico di winelovers in occasione della 25esima edizione di Cantine Aperte - il più importante appuntamento nazionale del Movimento del Turismo del vino.

Ogni etichetta ha un suo filo conduttore e un suo motivo d'essere, come spiega lo stesso Buglisi.

Iniziamo dall'Insolia, un vino fresco come la brezza del vento che accarezza le pagine di un libro letto in mezzo alla natura. L’illustrazione raffigurante una giovane donna assorta nei suoi pensieri su una foglia di vite, così come i colori tenui scelti dall’artista, invitano alla calma di una giornata di pace estiva.

L’allegria dello swing in un’illustrazione d’autore è invece dedicata ad un vino estremamente versatile come il Catarratto. Due ballerini un po’ atipici danzano leggeri creando armonia e coinvolgendo chi li ammira.

Ancora diversa è l'ispirazione che ha dato vita all'etichetta del Viognier. È Monte Pellegrino, riferimento per chi lascia Palermo e per chi vi fa ritorno, a fare da sfondo al fermo immagine di una ginnasta retrò. L’illustrazione, raffinata e di carattere, è stata realizzata per un vitigno internazionale ma sorprendentemente autoctono.

Un'altra immagine suggestiva è quella di una donna che si tuffa senza paura nell’atmosfera e nella tradizione palermitana, come "Baglio di Pianetto" si avventura nella produzione di un Grillo differente, d’altura e dalla pungente freschezza. Le nuvole e i colori dell’illustrazione regalano un’atmosfera onirica lasciando a chi li osserva la possibilità di sognare.

Forza ed intensità sono i sentimenti che hanno ispirato l’artista per la realizzazione dell'illustrazione dedicata al Syrah. Un vino con un’energia espressiva unica a cui è dedicato un sollevatore di pesi che con grazia alza il suo bilanciere.

Un lancio preciso, un movimento sinuoso, colori forti. L'illustrazione dedicata al Nero d'Avola descrive invece un vino persistente e diretto che arriva al cuore di chi lo beve seguendo la stessa traiettoria di una palla da bowling verso i birilli.

Vivacità, come il mare siciliano in una giornata ventosa, ed eleganza, come i costumi da bagno retrò. Per il Frappato l’artista infine gioca con gli elementi del vino e con un pattern di onde creando un’illustrazione che richiama la sua freschezza.
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