Ma dove vai? Resta in Sicilia: nasce un movimento di contrasto alla fuga dal Sud
C'è pure un video dell'attore Salvo Piparo (che fa un anche po' ridere, nell'amarezza generale): in tanti hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione "Si resti arrinesci"
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"Si resti arrinesci" è una campagna di sensibilizzazione, un movimento siciliano nato tra gli studenti che abbraccia associazioni e vari politici che si è schierato contro un fenomeno drammatico come quello dell’emigrazione giovanile dalla Sicilia.
Quelli che hanno aderito sono cresciuti con la convinzione che il loro futuro sarebbe stato lontano dalla Sicilia: Roma, Milano, o qualche capitale europea. Convinti che la Sicilia non potesse essere il posto in cui si fosse costruito il loro futuro.
«L’emigrazione è un fenomeno che riguarda tutti i settori della società, - fanno sapere dal movimento - c’è chi parte dopo la scuola, chi dopo l’università, chi, come le insegnati e gli insegnanti, deve partire per poter svolgere il proprio lavoro. L’emigrazione è quindi un fenomeno che colpisce tutti i settori della società siciliana, dalla scuola fino alla sanità».
«Si pensi che dal 2002 al 2017 la Sicilia ha perso 500mila abitanti - continuano - e se si continuerà cosi tra dieci anni la popolazione diminuirà progressivamente. È come se un’intera provincia siciliana a un certo punto scomparisse dalla cartina. Crediamo, quindi, che sia arrivato il momento di apportare un cambio di rotta concreto».
Questo ha dato il via all’organizzazione di iniziative pubbliche della campagna, di manifestazioni. La prossima è in programma venerdì 11 ottobre alle ore 16, a Catania con un’iniziativa presso l’Aula L del Dipartimento di Scienze politiche e sociali. Iniziative tutte volte alla costruzione della grande marcia regionale del 25 ottobre a Palermo.
In pochissimo tempo sono nati diversi comitati territoriali per permette di diffondersi su tutto il territorio siciliano per elaborare proposte e apportare un cambio di rotta concreto a partire dalle specificità del proprio comune. Ci sono inoltre dei gruppi facebook e whatsapp attraverso cui coloro che partecipano attivamente alla campagna si tengono in contatto e prendono le decisioni.
«Vogliamo che chi governa la Sicilia metta in campo politiche che rispondano agli interessi reali dei siciliani. - continuano dal movimento - Primo tra tutti quello di mettere nelle condizioni i siciliani di poter vivere e quindi studiare, curarsi e lavorare in Sicilia. La piccola produzione locale è attaccata dalla grane distribuzione del nord, le scuole e le università sono de-finanziate e studenti e docenti sono costretti ad andare a formarsi e insegnare nelle regioni del centro-nord Italia».
«Anche chi deve accedere a cure mediche non ha il diritto di farlo in Sicilia. - concludono - Spesso, infatti, a causa delle carenza di personale specializzato e di strutture adeguate, si è costretti a scegliere la sanità di altre regioni. Tutti questi fattori insieme sono la causa di questo fenomeno drammatico. Solo se si mette mano a tutte queste cose può avvenire un cambiamento di rotta. Questo è quello che vogliamo».
In video l'attore Salvo Piparo che ha accettato l'invito del movimento a lanciare un appello ai giovani per rimanere in Sicilia e investire nella propria terra malgrado le tante difficoltà.
Quelli che hanno aderito sono cresciuti con la convinzione che il loro futuro sarebbe stato lontano dalla Sicilia: Roma, Milano, o qualche capitale europea. Convinti che la Sicilia non potesse essere il posto in cui si fosse costruito il loro futuro.
«L’emigrazione è un fenomeno che riguarda tutti i settori della società, - fanno sapere dal movimento - c’è chi parte dopo la scuola, chi dopo l’università, chi, come le insegnati e gli insegnanti, deve partire per poter svolgere il proprio lavoro. L’emigrazione è quindi un fenomeno che colpisce tutti i settori della società siciliana, dalla scuola fino alla sanità».
«Si pensi che dal 2002 al 2017 la Sicilia ha perso 500mila abitanti - continuano - e se si continuerà cosi tra dieci anni la popolazione diminuirà progressivamente. È come se un’intera provincia siciliana a un certo punto scomparisse dalla cartina. Crediamo, quindi, che sia arrivato il momento di apportare un cambio di rotta concreto».
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Il 4 ottobre con l’impulso determinante di padre Garau si è tenuta una prima assemblea regionale a Palermo che, con la presenza di centinaia di giovani e da tutta la Sicilia, ha confermato l’esigenza di costruire un movimento forte. L’adesione è stata immediata da tutta la Sicilia, a confermarlo la presenza da Siracusa, Trapani, Agrigento, Catania, Messina, compresi i comuni limitrofi alle province, all’assemblea del 4 ottobre.Questo ha dato il via all’organizzazione di iniziative pubbliche della campagna, di manifestazioni. La prossima è in programma venerdì 11 ottobre alle ore 16, a Catania con un’iniziativa presso l’Aula L del Dipartimento di Scienze politiche e sociali. Iniziative tutte volte alla costruzione della grande marcia regionale del 25 ottobre a Palermo.
In pochissimo tempo sono nati diversi comitati territoriali per permette di diffondersi su tutto il territorio siciliano per elaborare proposte e apportare un cambio di rotta concreto a partire dalle specificità del proprio comune. Ci sono inoltre dei gruppi facebook e whatsapp attraverso cui coloro che partecipano attivamente alla campagna si tengono in contatto e prendono le decisioni.
«Vogliamo che chi governa la Sicilia metta in campo politiche che rispondano agli interessi reali dei siciliani. - continuano dal movimento - Primo tra tutti quello di mettere nelle condizioni i siciliani di poter vivere e quindi studiare, curarsi e lavorare in Sicilia. La piccola produzione locale è attaccata dalla grane distribuzione del nord, le scuole e le università sono de-finanziate e studenti e docenti sono costretti ad andare a formarsi e insegnare nelle regioni del centro-nord Italia».
«Anche chi deve accedere a cure mediche non ha il diritto di farlo in Sicilia. - concludono - Spesso, infatti, a causa delle carenza di personale specializzato e di strutture adeguate, si è costretti a scegliere la sanità di altre regioni. Tutti questi fattori insieme sono la causa di questo fenomeno drammatico. Solo se si mette mano a tutte queste cose può avvenire un cambiamento di rotta. Questo è quello che vogliamo».
In video l'attore Salvo Piparo che ha accettato l'invito del movimento a lanciare un appello ai giovani per rimanere in Sicilia e investire nella propria terra malgrado le tante difficoltà.
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