TEATRO

HomeNewsCulturaTeatro

A Siracusa rivive il mito: tornano le tragedie greche

  • 8 maggio 2006

Sarà perché quella cavea parla della nostra storia e della nostra cultura, sarà perché il sole che si immerge tra gli alberi rende uniche tutte le scenografie o ancora perché il mito che viene rappresentato ha un messaggio sempre vivo, sarà per tutti questi motivi insieme o per mille altri, il ciclo di rappresentazioni classiche si configura come uno dei più importanti appuntamenti teatrali della primavera siciliana e raccoglie ogni anno, intorno al magico proscenio del Teatro Greco di Siracusa, migliaia di spettatori. L’evento, curato e organizzato dall’INDA, l’Istituto Nazionale Dramma Antico, si ripete da ben novantadue anni, interrotto solo dai due conflitti mondiali, ed è tuttoggi uno dei momenti più importanti di tutto il genere del teatro all’aperto, nazionale ed internazionale.

Quest’anno la stagione consta di due spettacoli, che andranno in scena a giorni alterni dall’11 maggio al 25 giugno e avrà come unico e assoluto protagonista Euripide. Di questo grande tragediografo sono, infatti, entrambe le opere che saranno rappresentate, “Le Troiane” ed “Ecuba”, due opere simbolo del dolore dei vinti e del dramma della guerra, un tema che stava a cuore ai grandi della letteratura greca e che lancia mòniti, purtroppo ancora terribilmente attuali. Ne “Le Troiane”, lo sfacelo e la devastazione che segnano i luoghi e la gente, all’indomani del conflitto, sono affidati dalla sapiente mano di Euripide alle donne della città di Ilio. Private della possibilità di decidere e di agire, costrette a seguire uomini che non amano, queste figure femminili lamentano il loro dolore, evocando il loro passato glorioso e piangendo i lutti di guerra.

Adv
Sempre presente, la regina di Troia, Ecuba, svolgerà qui la funzione drammaturgica di raccordo, collegando singoli quadri scenici dominati da tre principesse: Cassandra, Andromaca ed Elena. Ecuba torna in scena anche nella seconda opera, a lei intitolata, stavolta ovviamente vestendo i panni di protagonista, interprete di un dolore immenso, come può essere quello di una regina senza più regno, di una madre senza più figli. In questo caso però il dolore chiamerà altro dolore, la ferocia altra ferocia. Torna così il tema della vendetta che rende sanguinarie le donne euripidee. L’omicida del figlio della regina patirà, infatti, il suo stesso dolore: anche lui seppellirà la propria prole.

Come ogni anno Siracusa diventa luogo di incontro di tanti modi diversi di fare teatro. Qui si sono confrontati, nel corso del tempo, registi ed attori che hanno dato la loro personale impronta al dramma antico. Quest’anno il raffronto più atteso è quello tra le due attrici chiamate ad interpretare il ruolo di Ecuba, che come abbiamo visto sarà doppio: Elisabetta Pozzi vestirà i panni di Ecuba nell’omonima tragedia e Lucilla Morlacchi interpreterà lo stesso personaggio ne “Le Troiane”. Per quanto riguarda la regia, la messa in scena di “Ecuba” è affidata al regista Massimo Castri, per la prima volta a Siracusa, mentre “Le Troiane” sono messe in scena da Mario Gas, direttore del teatro di Madrid. La traduzione di “Ecuba” è opera di Umberto Albini, il quale ha concesso i diritti di autore a favore della Fondazione INDA. La traduzione de “Le Troiane”, di proprietà letteraria della Fondazione, è di Laura Pepe. Ma le attese non finiscono qui: una novità attende spettatori e visitatori del Teatro Greco.

Una sorta di allestimento scenico, con frammenti delle più belle scenografie degli spettacoli precedenti, arricchirà il piazzale dell’ingresso inferiore alla cavea: lungo il viale che dalla biglietteria porta ai cancelli del teatro saranno esposte immagini delle più grandi interpreti del passato. Si tratta di una sorta di "continuum espositivo" che richiama un’altra mostra fruibile a Palazzo Greco, sede storica dell’INDA (in corso Matteotti, 29) a Siracusa. Qui, in uno spazio inaugurato due anni fa, saranno visibili al pubblico, durante il periodo degli spettacoli, i materiali di scena degli allestimenti storici di Ecuba e Troiane. Palazzo Greco è diventato un luogo espositivo che vuole arricchire l’offerta culturale cittadina per quanti si recano a Siracusa e si propone come centro studi e ricerche per coloro che vogliano approfondire la storia dell’Istituto Nazionale Dramma Antico e della drammaturgia classica.

Va infine menzionata una manifestazione collaterale che riesce ad avvicinare gli studenti al mondo della drammaturgia classica: il Festival internazionale del Teatro Classico dei Giovani. Nel teatro greco di Palazzolo Acreide, dal 14 al 31 maggio, duemila studenti di 54 istituti superiori italiani, spagnoli, greci, croati ed altri saranno attori protagonisti di testi teatrali da loro studiati. I biglietti per le rappresentazioni classiche nel Teatro Greco di Siracusa hanno un costo che varia da 15 a 46 euro, a seconda del posto occupato. È possibile fare dei mini-abbonamenti ad entrambi gli spettacoli. Sia per i prezzi che per quanto riguarda la possibilità di pernottare a Siracusa, che per ogni altro tipo di informazione è possibile consultare il sito internet www.indafondazione.org.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI