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Ai Candelai "Il suono e le parole", la 3° edizione

Quattro settimane dedicate alla poesia, alla musica e al teatro, con spettacoli che sottolineano la magia del suono e la potenza del verso e della musica

  • 17 gennaio 2011

Riparte la rassegna dedicata alla poesia, alla musica e al teatro “Il suono e le parole”, curata dall’associazione culturale Gruppo Teatro Totem, giunta quest’anno alla sua 3°edizione. La rassegna prevede quattro incontri a I Candelai (via dei candelai 65, Palermo), fissati ogni martedì dal 25 gennaio al’8 febbraio, durante i quali si potranno ascoltare diverse poesie accompagnate da suggestive musiche e guardare alcuni spettacoli teatrali. Un’idea per celebrare la bellezza della parola in quanto testo, poetico e drammaturgico, e in quanto suono, musica essa stessa ricca di suggestioni e potere evocativo.

Si comincia dunque martedì 18 gennaio, alle 21.30 (ingresso libero) con lo spettacolo intitolato “Un’unica voce – Sylvia Plath, Nadia Anjuman e altre” che prevede la lettura di alcune poesie di Sylvia Plath, messa a confronto con alcune poetesse algerine e afghane (dalla raccolta di poesie Côtè Femme d’un poèm l’autrè), che esplorano l’universo poetico femminile, con Letizia Porcaro e Maria Teresa De Sanctis (regista) accompagnate dalla danzatrice Donatella de Sanctis e dai musicisti Fabio Rizzo (sax) e Giovanni Costantino (percussioni). Si prosegue martedì 25 gennaio (ingresso libero) con lo spettacolo “Per non dimenticare, anticipando la giornata della memoria” (che ricorre il 27 gennaio), una mini rassegna nella rassegna, durante la quale, a partire dalle 21.30, verranno proiettati due documentari presentati dagli stessi autori: “Immaginari di confine - pratiche ed immaginari dal confine orientale dell’Unione” di Giorgia Serughetti, Andrea Kunkl e Giuseppe Fanizza, presentato in più festival e rassegne in giro per l’Italia, e “Dallo zolfo al carbone” di Luca Vullo, che ci presenta la durezza e la pesantezza del lavoro all’interno delle miniere, che anticipano lo spettacolo teatrale “Un segno del tempo chiamato memoria” di Maria Teresa De Sanctis, su Peppino Impastato e Aldo Moro.

Martedì 1 febbraio, sempre alle 21.30, sarà la volta invece con lo spettacolo “Paura del Buio” (ingresso 5 euro), di e con Luigi Fabozzi, un’interessante trattazione sul tema della follia. Si conclude martedì 8 febbraio con lo spettacolo “Enza sempre in bianco” (ingresso 5 euro) di e con Teresa De Sanctis, che ci racconta circa la solitudine di moltissime donne che, per via della lontananza dei mariti, emigrati per motivi lavorativi, da sole allevano i propri figli. Un’idea per celebrare la bellezza della parola in quanto testo, poetico e drammaturgico, e in quanto suono, musica essa stessa ricca di suggestioni e potere evocativo. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091.327151.

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