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Ai Cantieri il ricordo del tenore Vincenzo La Scola

All'interno delle manifestazioni natalizie ai Cantieri Culturali, l'omaggio promosso dalla V Circoscrizione in onore del tenore scomparso Vincenzo La Scola

  • 21 dicembre 2012

Se in astronomia lo zenit indica il punto di massima luminosità del sole, in musica, metaforicamente parlando, esiste pure un momento di acme, vocale s’intende. Lo zenit della musica lirica, declinato al maschile, è il tenore, colui che impersona il più acuto grado del registro canoro. E tra i grandi del panorama lirico internazionale, un posto di rilievo lo ha assunto, lo assume e lo assumerà il tenore palermitano Vincenzo La Scola, scomparso prematuramente qualche anno fa. In ossequio al suo ricordo, il Consiglio della V Circoscrizione all’interno delle manifestazioni natalizie dei Cantieri culturali alla Zisa, ha organizzato venerdì 21 dicembre alle ore 18, nella Sala Perriera, una serata in memoria della voce che ad oggi è simbolo musicale della Sicilia nel mondo.

Un’iniziativa che giunge ad arricchire di fermento culturale la festività natalizia. Tra arie tratte dal repertorio ottocentesco e la proiezione di un percorso audiovisivo, verrà tracciata “a matita” la figura del tenore. Un viaggio sonoro che porterà alla definizione di un uomo che è stato superbo interprete del repertorio classico della musica lirica, da Bellini a Verdi, per finire con Donizetti e Puccini. Per rendergli omaggio sono stati scelti tre interpreti siciliani, proprio a sottolineare l’appartenenza di La Scola a questa terra. Saranno il soprano Tullia Bellelli, ex allieva del maestro, il mezzosoprano Chiara Amarù, giovanissima classe ’84, e il tenore Giulio Pelligra.

Come specificato da Riccardo Schirò, consigliere della V Circoscrizione: «Siamo fieri di questa iniziativa, la prima in memoria di un grande interprete come fu Vincenzo La Scola. Mi sono battuto molto - prosegue - affinché la Commissione Cultura approvasse il progetto. Abbiamo poi scelto gli interpreti, tutti siciliani, per specificare il profondo legame di La Scola alla Sicilia, quella terra da cui ha dovuto separarsi prematuramente all’età di 53 anni». Un apporto fondamentale, inoltre, è stato reso dal professore Salvatore Aiello, Presidente dell’Associazione Amici della Musica Lirica Ester Mazzoleni, custode della memoria storica del tenore. Grazie a lui, infatti, sono stati messi a disposizione due inediti registrati durante i suoi concerti.

Un ringraziamento particolare è rivolto, inoltre, all’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Francesco Giambrone il quale ha subito sposato con entusiasmo l’iniziativa, promuovendola a tal punto da farla inserire nel palinsesto natalizio dei Cantieri Culturali. Una preziosa collaborazione è stata, altresì, quella del Presidente della V Circoscrizione Fabio Teresi che si è definito orgoglioso del tributo. «È un merito, ma senza presunzione, che un ente istituzionale sia riuscito a mettere in piedi un evento culturale di questa portata».

L’appuntamento verrà inaugurato con delle proiezioni amatoriali e non, che abbracceranno le relative arie cantate in memoria di Vincenzo La Scola. Un recital lirico e alcuni interventi autorevoli durante le proiezioni dei video, faranno sì che il profilo del tenore venga restituito al suo pubblico impreziosito del suo stesso calibro vocale e personale. Per assistere al concerto non è previsto alcun costo. Tuttavia, va specificato che non saranno esibizioni a titolo gratuito, ma tutto ciò è stato reso possibile grazie al riconoscimento degli artisti che hanno accettato di cantare senza compenso solo in ricordo del maestro, esempio professionale e concittadino della loro stessa terra.

«Istituzioni, privanti, enti, persone fisiche, unite per un unico grande progetto di memoria». Questo quanto affermato dal Consigliere Maurizio Li Muli, presidente della Commissione Permanente Affari Sociali. «Vincenzo era un caro amico, abbiamo lavorato molto per mettere su un progetto dal prestigio simile. Ma oggi ne siamo orgogliosi. Siamo riusciti a realizzarlo “a costo zero” per l'amministrazione». Per concludere potremmo dire si tratti di una macchina arcobaleno, composta da vertici istituzionali e artisti, mossa da un unico desiderio comune. Ricordare.

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