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Al Massimo la fiaba di Cenerentola diventa realtà

In prossimità del Natale, sul palco del teatro Massimo, debutterà Cenerentola di Prokof'ev con una coreografia firmata dal maestro Luciano Cannito

  • 19 dicembre 2012

La tradizione fiabesca ce la affida eterea, di una bellezza semplice. Una ragazza dalla pelle candida, a tratti ingenua, dallo sguardo buono ed innocente. Una ragazza perfetta se non fosse che la perfezione non esiste. Quella piccola “Cinderella” soggetta ai soprusi ingiusti e continui della sua matrigna e delle sorellastre, tranne che per una notte. Quella del ballo di corte in cui, tra magia ed incantesimi, tra zucche animate, topini danzanti, scarpe di cristallo e fatine cerca di coronare il suo sogno che ha un nome e un volto, quello del suo principe azzurro. Al teatro Massimo, da giovedì 20 a domenica 23 dicembre, debutterà Cenerentola di Sergej Prokof’ev in una versione coreografica firmata da Luciano Cannito.

Siamo prossimi al Natale e sul palcoscenico del Massimo torna in scena la favola più nota al mondo, carica di memorie e suggestioni di infanzia. Nella versione di Prokof’ev, Cenerentola smette i panni prettamente magici e fiabeschi per indossare quelli di una ragazza reale, animata da sentimenti profondi. Una ragazza in carne ed ossa che si esprime attraverso il linguaggio di adagi, arabesque, piroette e pas de deux. Secondo questa linea, Luciano Cannito anima di movimenti il corpo di ballo, in un divenire di emozioni e amore tra la giovane e il suo amato principe azzurro.

La storia ci è giunta ad oggi in due versioni, una di Charles Perrault, più conosciuta e ripresa dallo stesso cartoon di Walt Disney, l’altra dei fratelli Grimm, un po’ meno conosciuta. Si configura così una favola che, da un lato risente della tradizione, dall’altro, si propone come un continuo alternarsi tra fantasia e realtà. E ad interpretare la storia due coppie di protagonisti: la prima formata da Ana Sophia Scheller e Jean Sebastien Colau, la seconda da Soimita Lupu e Amilcar Moret Gonzalez, étoile importanti del panorama artistico danzante.

A dare un contributo sul senso del balletto ci pensa lo stesso coreografo Cannito: «La mia “Cenerentola” è Cenerentola. Intendo dire la favola di una ragazza, angustiata da due antipaticissime sorellastre e da un’insopportabile matrigna, che sogna il suo Principe azzurro e che per la sua bontà, dedizione e umiltà - prosegue - alla fine questo principe riesce ad incontrarlo davvero e addirittura a sposarlo, aiutata naturalmente da tutti gli eventi positivi e da tutte le fatine buone del mondo, che ripagano sempre chi soffre e fa del bene».

L'Orchestra sarà diretta per l’occasione da Roberto Tolomelli, mentre le scene sono di Maurizio Varamo, i costumi di Roberta Guidi di Bagno e le luci di Claudio Schmid. Il costo dei biglietti oscilla dai 10 agli 85 euro e sono in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 alle ore 15). Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del teatro Massimo o telefonare al numero 091.6053580.

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