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Antonio Il Verso: stagione dedicata alla “musica antica”

  • 6 febbraio 2005

L’Associazione Antonio Il Verso realizzerà nel corso del 2005 la sua XIII Stagione dedicata alla musica antica. I dieci concerti, previsti tra marzo e dicembre, si svolgeranno, come ogni anno, in luoghi storici della città: buona parte degli appuntamenti vedrà, come teatro dell’incontro, la Sala dei Baroni di Palazzo Chiaramonte, sede dell’attuale Rettorato universitario. Ma il pubblico sempre crescente di Antonio il Verso potrà assistere a un concerto che si svolgerà nella straordinaria cornice di San Francesco D’Assisi.

Ma il luogo dei concerti, che certo accresce la suggestione degli eventi, non è l’unica peculiarità per cui l’Associazione dedicata ad Antonio il Verso, compositore di Piazza Armerina attivo a Palermo tra XVI e XVII secolo, si innesta produttivamente nel territorio. Infatti la prossima Stagione di musica antica ospiterà al suo interno anche il VII Ciclo dei concerti sugli organi dedicato come sempre all’esecuzione di musiche di autori prevalentemente siciliani realizzate sugli organi restaurati delle chiese della regione. Inoltre, segnala la presenza attiva dell’Associazione nel contesto siciliano anche una collaborazione stabile con l’Ensemble di strumenti antichi del Conservatorio di Palermo che data già da alcuni anni e cui sono dedicati ben quattro concerti: il 4 aprile, sotto la direzione di Ignazio Schifani, l’Ensemble si esibirà a Palazzo Chiaramonte con “La Triosonata barocca”; il 4 maggio, sempre nella Sala dei Baroni, lo Studio di musica antica “Antonio il Verso” eseguirà una scelta di madrigali del ’600 siciliano; il 23 maggio, Enrico Onofri dirigerà un programma dedicato alle cantate profane di Bach, cantate dal soprano Picci Ferrari con l’accompagnamento di Ugo Gagliardo al basso. Infine, con un lungo salto temporale, il 5 dicembre nella chiesa di S. Francesco d’Assisi, di nuovo sotto la bacchetta sapiente di Enrico Onofri, saranno eseguite musiche musiche di Haendel e Vivaldi, con l’ausilio di solisti del calibro di Martin Oro (contraltista), Marianna Pizzolato (mezzosoprano), Viviana Caiolo (violoncello).

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Anche musicalmente, e non solo sul piano organizzativo, dunque, l’Associazione Antonio il Verso attraverserà l’intera stagione su un piano culturale molto più ricco di quello che l’aspetto musicale già garantisce. L’esordio, previsto per il 13 marzo, si presenta per lo meno originale: riprendendo un progetto che l’anno scorso non è andato in porto per mancanza di fondi, il gruppo Lucidarium, noto per il suo interessante lavoro su Medioevo e Rinascimento, propone un’opera mai eseguita in epoca recente e frutto di un attento lavoro filologico. Si tratta di “La storia di Purim io ve raconto”, la cui scrittura musicale si intesse su una rielaborazione in ottava rima che il rabbino Mordecai Dato fece del libro di Ester nel XVI secolo, epoca in cui fiorì la cultura ebraica in Italia. Non meno particolare il concerto che Palazzo Chiaramonte ospiterà il 23 aprile: “La battaglia di Lepanto”, vista dalla Bandantica La Pifarescha è una sorta di diario di un uomo comune sradicato dai suoi affetti per partecipare a una battaglia epocale nella storia del cristianesimo mediterraneo, raccontata con una lingua colorita, debitrice tanto alla tradizione colta quanto alle testimonianze di poveri sconosciuti.

Accanto a concerti dal così squisito impianto “monografico”, l’Associazione Antonio il Verso prevede date in cui voci, colori e profumi diversi si intrecceranno e si dispiegheranno al pubblico: subito dopo la pausa estiva, il 17 ottobre Palazzo Chiaramonte ospiterà, col Quartetto New Generations, un repertorio molto vario e poco frequentato (Ferrabosco, Baldwin, Brewster, Tomkins) e anche, in prima esecuzione assoluta, un brano di Lucio Garau. Il 7 novembre, poi, nel nome di Monteverdi, il soprano Monica Piccinini, Patxi Montero alla viola da gamba e Ignazio Schifani al clavicembalo proporranno una duplice visione del tardo rinascimento italiano: il languido canto d’amore terreno e il mistico suono della preghiera. Sotto l’egida del violino di Alessandro Tampieri e del clavicembalo di Riccardo Doni, il 30 novembre l’ensemble Imaginarium, diretto da Enrico Onofri, getterà uno sguardo sul vivace panorama musicale del primo Seicento italiano (Fontana, Cima, Castello, Rognoni, Merula, Uccellini e Pandolfi). Infine, il 14 dicembre il gruppo Musica Antiqua Köln, diretto da Reinhard Goebel, noto in tutto il mondo per la sua energia e il suo virtuosismo, sarà protagonista di un concerto intitolato “La bella pastorella” e dedicato alle musiche natalizie del barocco.

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