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Bertallot, B-sides tra elettronica e poesia

  • 19 febbraio 2004

Una  voce calda, avvolgente come le note di un reef di basso, e poi un sound indefinibile, che ti cattura e ti trascina con sé. E’ questo ormai da anni il biglietto da visita di Alessio Bertallot, dj, cantante, giornalista, speacker, musicista in tutte le sfaccettature del termine. Direttamente da Radio Deejay, Bertallot sarà ospite, sabato 21 febbraio (ore 22,30), ai Candelai di Palermo (via Candelai 65), nell´ambito della rassegna “Club Philosophy - percorsi nei territori della club dance”,  in un appuntamento organizzato dalla Horns Productions in collaborazione con I  Candelai. Il biglietto intero costa 8 euro (6 euro il ridotto per i soci). Sarà una serata incentrata soprattutto su quel “lato B” della musica di cui  Bertallot si fa tacito ma astuto promotore su “B-Side” in onda dal 1996 su Radio Deejay dal lunedì al giovedì dalle 21 alle 22: un repertorio al di fuori degli schemi a metà fra l’elettronica dance d’avanguardia e i canoni jazz e fusion, una sperimentazione continua alla ricerca di nuove sonorità, una ricercatezza che a volte sembra rischiare una selezione forse un po’ troppo elitaria del pubblico, ma a tutto vantaggio dell’originalità del suono.

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Bertallot si presenta per la prima volta a grande pubblico nel 1992 come cantante degli  Aeroplanitaliani al Festival di Sanremo con quei famosi trenta secondi di silenzio in diretta davanti a 14 milioni di telespettatori della canzone “Zitti zitti” che quell’anno vince il premio della critica. Seguirono diverse produzioni discografiche, fra cui “Poesie fuoribordo”, nel quale ha realizzato un crossover tra la poesia di Eugenio Montale, la canzone e l’improvvisazione jazz, e successivamente “NON”, il suo ultimo disco solista, un esperimento di convivenza di parola, poesia, basso e batteria. Dal 2000 ha iniziato la pubblicazione di una serie di compilation, le “Bertallosophie”, vere e proprie cronache dello stato della Club Culture internazionale. Nel 2003 è stato il direttore artistico delle Heineken Nights di Umbria Jazz, la parte più attenta al futuro della storica manifestazione di Perugia. Ora è anche il responsabile di una rubrica sul settimanale Musica! di Repubblica.

Per questa tendenza alle nuove proposte della musica alternativa che nulla hanno a che vedere con il music-buisness radiofonico, Bertallot si è via via conquistato una posizione da primato in questo settore tanto da essere ritenuto un grande esperto del genere anche dalla stampa estera. Un eclettico innovatore, capace di coniugare musica elettronica e poesia e di eseguire colonne sonore dal vivo su film proiettati sullo schermo, ma senza un’orchestra dietro: solo con i suoi piatti e una mente creativa al di sopra degli schemi.

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