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Biondo, in cartellone De Filippo e Antigone

  • 16 gennaio 2006

All’insegna di un forte dinamismo, lo stabile di Palermo, il Teatro Biondo (in via Roma, 258) propone per il cartellone della stagione 2005-2006 un doppio appuntamento. Sarà infatti in scena presso la sede del teatro, dal 18 al 29 gennaio, lo spettacolo “Napoli milionaria!” di Eduardo De Filippo, in un’edizione diretta da Francesco Rosi, protagonisti Luca De Filippo e Mariangela D’Abbraccio, mentre al teatro Bellini, dal 18 al 22 gennaio (questi gli orari: mercoledì 18 gennaio alle 21, giovedì 19 e venerdì 20 gennaio alle 17, sabato 21 gennaio alle 21, domenica 22 gennaio alle 17), la Mistral Compagnia di danza moderna, presenterà “Il racconto di Antigone”, azione scenica per attori e danzatori liberamente elaborata dall’”Antigone” di Sofocle, Brecht e Zambiano. Arriva al Biondo, dunque, la celebre commedia di Eduardo de Filippo, “Napoli milionaria!”, riproposta dal figlio Luca che ha lavorato al progetto per oltre due anni e ha deciso di affidare la regia a Francesco Rosi, uno dei maggiori registi italiani. Rosi ha sempre affrontato con impegno civile e morale i grandi temi della nostra storia, dando inizio con i suoi film (tra i quali ricordiamo, giusto per citarne qualcuno, “Salvatore Giuliano” e “Le mani sulla città”) negli anni Cinquanta e Sessanta al filone dei film inchiesta. “Napoli milionaria!” racconta il disfacimento morale e la disgregazione sociale di un popolo provato dagli orrori del secondo conflitto mondiale, ma allo stesso tempo esalta i valori della famiglia, dell’onestà e della solidarietà umana. La storia, resa celebre dal film omonimo del 1950 con Totò diretto da Eduardo De Filippo, è ambientata nel 1942, in un basso napoletano, abitato dalla famiglia Jovine, composta da Gennaro, uomo onesto e un pò ingenuo, dalla moglie Amalia, piacente e intraprendente, e dai loro figli Amedeo, Maria Rosaria e la piccola Rita.

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La famiglia, che sopravvive grazie al piccolo contrabbando gestito da Amalia, deve far fronte alle difficoltà quotidiane arrangiandosi come può. La commedia, per dirla con le parole dello stesso Rosi, è «un grande testo che ha segnato in Italia la nascita del neorealismo. Il 25 marzo 1945 – racconta il regista – mentre nell’Italia del Nord si combatteva ancora, a Napoli, in una mattinata di beneficenza per i bambini poveri della città, Eduardo presentava per la prima volta “Napoli milionaria!”. Dopo qualche mese, il 24 settembre 1945, al Teatro Quirino di Roma viene proiettato “Roma città aperta” di Rossellini. Il teatro e il cinema italiano raccontano al mondo, mentre ancora si svolgono, gli avvenimenti drammatici che sconvolgono il Paese: fanno così diventare Storia le speranze e le sofferenze della gente. È il “neo-realismo”, il movimento creativo etico che coglie il senso profondo dei fatti e chiama a farne partecipi gli spettatori coinvolgendoli in un progetto di risorgimento materiale e morale della società». Eduardo scrisse di getto questa commedia, guardando dalla finestra la sua Napoli bombardata, tormentata, affamata, ma piena di speranza e di vitalità, e volle rispecchiare, come raccontò egli stesso, «un sentimento comune, un qualcosa che era nell’aria, che si sentiva. In quei giorni, che erano quelli della liberazione, la gente ti incontrava per strada e ti salutava e ti abbracciava, anche gli sconosciuti, e pareva davvero che fosse nata una nuova fratellanza, che gli uomini fossero cambiati, fossero diventati più buoni...».

Al teatro Bellini, invece, come già detto, verrà rappresentato “Il racconto di Antigone”, azione scenica liberamente tratta dall’Antigone di Sofocle, Brecht e Zambiano. Interpreti Leda Negroni, Lombardo Fornara, Luisa Guicciardini, Francesca Malacarne, Maurizio Nardi e Il Gruppo Mistral. Coreografia di Deanna Losi, musiche di Pasquale Filastò e Nicola Piovani, drammaturgia Roberto Guicciardini, scene Piero Guicciardini e costumi Elena Mannini. Qui, la vicenda dolorosa di Antigone che sfida le leggi di Creonte, quindi dello stato, per dare una degna sepoltura al fratello Polinice, viene ripercorsa secondo un flusso narrativo emozionale capace di suscitare un'immediata adesione. Oltre le stratificazioni letterarie e teatrali condotte sull'antico reperto della saga tebana, l'azione coreografica ne tenta una sintesi strutturale e ne ripercorre la successione dei fatti. Ne scandisce i momenti attraverso una rifrazione di sentimenti e di volontà: l'incontro fra le due sorelle, unite da un identico dolore ma divise dal grado della propria percezione, la presenza incombente di un potere repressivo avvertito come pericolo interiore, la rinuncia ad un amore terreno per un’abnegazione totale, l'appello ad una solidarietà capace di costituirsi come esempio condivisibile. L'esemplarità del gesto di Antigone si concentra nel suo nucleo, come possibile e reiterabile esperienza individuale. Per acquistare i biglietti o ricevere ulteriori informazioni, per entrambi gli spettacoli, è possibile telefonare al botteghino del teatro Biondo allo 091.7434341. Il costo del biglietto per “Napoli milionaria!”, poltrona o posto palco, è di 30 euro, ridotto 25; per la galleria il prezzo è di 15 euro, ridotto 12. Per “Il racconto di Antigone” il prezzo del biglietto è di 30 euro, ridotto 25.

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