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Blocco rosanero contro i tedeschi

  • 3 luglio 2006

E’ di nuovo Italia-Germania. Il mondiale ci regala l’ennesima sfida tra le due potenze calcistiche che, nel corso delle loro sfide, hanno scritto pagine epiche della storia del calcio. Quante volte abbiamo visto le immagini del 4-3 di Città del Messico con Rivera che di piatto destro spiazza il portiere Maier? E chi non ricorda la sfida dell’82 che portò capitan Zoff ad alzare la coppa del mondo in cielo trascinando per strada milioni di italiani, tifosi e non, impazziti di felicità? Una cosa è certa: non abbiamo nulla da perdere anche se, è il caso di dirlo, partiamo svantaggiati dal fattore campo che potrebbe favorire i tedeschi padroni di casa.

Ci hanno riferito che lo stadio di Dortmund, teatro della sfida, è uno dei più “caldi” tra quelli che ospitano la rassegna iridata.
Avevamo scritto, ad inizio rassegna mondiale, “niente alibi” con esplicito riferimento a “calciopoli” ed allo scossone che avrebbe investito la “sensibilità” di parecchi azzurri travolti direttamente dallo scandalo. Ci hanno preso in parola e, è il caso di dirlo, chi ci ha impressionato di più sono stati due giocatori nel mirino dello scandalo: Buffon e Cannavaro. I due juventini non hanno sbagliato un colpo, costituendo un argine difensivo letteralmente inespugnabile, e se l’Italia ha subito appena un gol ( su autogol di Zaccardo ) il merito è di questo pacchetto arretrato e del filtro che un buon centrocampo gli assicura.

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Parlando di nazionale ci inorgoglisce il fatto che sia formata da un autentico “blocco Palermo”. Ben quattro giocatori rosa sono protagonisti, chi più chi meno, di questa rassegna e se consideriamo che Luca Toni è stato lanciato ai massimi livelli quando militava in rosa, superiamo il blocco Juve composto “appena” da quattro giocatori. Ma ci avreste mai creduto appena quattro anni fa ad una situazione simile? Palermo, prima che vivacchiava tra C1 e B, è ora una realtà stabile del calcio italiano ai massimi livelli e serbatoio della nazionale che, male che vada e con gli scongiuri di rito, sarà tra le prime quattro al mondo.
Avranno da riflettere i soliti ipercritici di casa nostra, formati in maggioranza da new entry “appassionati” alle sorti della squadra rosa, sul lavoro svolto in questi anni dalla società ed in particolare da Zamparini e Foschi.

Non vale la pena ricordare la stabilità economica raggiunta dalla società di Viale del Fante, ma semplicemente sottolineare il “nuovo corso” che ha dato i suoi frutti e regalato soddisfazioni: niente giocatori di primo piano, ormai logori di successi e con i portafogli pieni e scarsi di motivazioni, da dare in pasto alla piazza per portare qualche tessera d’abbonamento in più ma giovani affamati e che hanno maturato una buona esperienza in serie A e che sposano il “progetto Palermo” con entusiasmo nella speranza di ripercorrere le orme dei predecessori Barzagli, Zaccardo, Toni, Grosso e Barone.

E dunque, a parte il grosso errore di valutazione tecnico-economico sulla cessione di Toni, questa società non ha sbagliato nulla o quasi in sede di campagna acquisti e si è sempre affidata a tecnici di primissimo piano con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il mercato del Palermo è quasi concluso con l’arrivo di dieci elementi validi. Sicuramente gli ultimi acquisti saranno Bresciano, ammirato in Italia e nella sua nazionale ai mondiali, richiesto a gran voce e senza alcun mistero da Guidolin ed una punta centrale forte fisicamente ed agile. Koller e Bonazzoli, non arrivati per motivi diversi a Palermo, sono l’identikit del nuovo ariete rosanero e, se Foschi non pensa all’estero ed attende la chiusura di calciopoli per prendere una decisione, tutte le strade sembrerebbero portare a Cruz dell’Inter, altro pupillo di Guidolin, che ha il difetto di portarsi dietro un ingaggio alto e fuori dalla portata del Palermo. Arriverà Dallamano, esterno sinistro del Brescia, per far tirare all’occorrenza il fiato a Pisano.

Sul fronte cessioni alcuni giovani in organico anche tra i neo-rosa , rientreranno in operazioni di mercato come contropartite tecniche o andranno a maturare esperienze altrove da “titolari”. Terlizzi sarà ceduto in questi giorni e stessa sorte toccherà a Bonanni. Rimane un punto interrogativo Makinwa, che pare goda della stima di Guidolin, ed in attesa di rilancio a Palermo (sconsigliabile a nostro avviso) o utilizzabile come pedina di scambio per un ariete più affidabile sul piano della continuità e della concretezza. Brienza e Gonzalez saranno ceduti e stupisce la cessione del primo a fronte dell’arrivo di Guidolin, profondo estimatore del piccolo fantasista napoletano. Ottimi gli acquisti di Cassani e Munari, con particolare riguardo all’ex laterale destro del Verona. Insomma, in attesa della sfida con la Germania e la conclusione del vergognoso scandalo calcistico con giuste sentenze, riscaldiamo i motori perché tra poche settimane riparte con l’inizio del ritiro la terza stagione consecutiva in A.

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