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Brass Group sfrattato dallo Spasimo di Palermo

Il Comune chiede non solo lo sgombero ma anche un pagamento a titolo d’indennità di occupazione per l’ultimo quadriennio di attività della Fondazione

  • 28 gennaio 2012

Dopo aver affidato per anni il Complesso Monumentale di Santa Maria dello Spasimo alla Fondazione The Brass Group, la scuola jazz siciliana rinomata dopo anni di attività, anche al livello internazionale, l’Amministrazione Comunale ha decretato lo sfratto entro trenta giorni con lo sgombero, coatto, di pianoforti, strumenti in genere e personale in servizio e il pagamento di oltre alcune centinaia di migliaia di euro, circa 275.000 euro, a titolo di indennità di occupazione per l’ultimo quadriennio di attività.


La Fondazione era già da qualche tempo in contatto con l’Amministrazione per la formalizzazione di ciò che di fatto ormai era una realtà, sancita per altro dalla presenza del logo del comune in tutte le iniziative concertistiche e didattiche promosse dal Brass. L’affidamento dei locali era stato deciso in ragione dei finanziamenti del programma Urban, erogati al Comune dalla Comunità Europea e finalizzati alla creazione di una Scuola di Musica Jazz. Il 22 giugno 1997, l’Amministrazione Comunale conferiva l’incarico, a titolo gratuito, dell’organizzazione e attuazione dei corsi di Direzione d’Orchestra ed Esercitazioni Orchestrali, all’associazione Musicale.

«Purtroppo - dichiara Ignazio Garsia, Presidente del Brass Group - la mancata ufficializzazione di tale affidamento, con una documentazione adeguata, ha fatto si che, da oggi a un mese, questa scuola, con tutto ciò che vi è all’interno, compresi i docenti, musicisti di altissimo livello, sarà sfrattata in questa maniera, senza un preavviso. Spero che entro il 22 di febbraio l’Amministrazione Comunale trovi una soluzione. Sono rammaricato che dopo i tantissimi anni di attività il Brass Group non venga riconosciuto come patrimonio culturale cittadino». Il Brass per tutti questi anni ha svolto un’attività concertistica senza precedenti contando all’attivo più di cinquecento concerti, stipendiando quaranta docenti e contando circa trecento studenti impegnati da ottobre a giugno. In questi anni è anche intervenuta alla ristrutturazione e al ripristino degli impianti come i locali ubicati sotto le arcate rinascimentali, oggi trasformati in sala concerto e conosciuti al livello internazionale come il “Ridotto dello Spasimo”, le zone retrostanti la chiesa, come ad esempio i “giardini sopra le mura” che nel periodo primaverile/estivo vengono utilizzati come location concertistica.

A livello didattico ha sempre fornito professionalità facendo intervenire grandi nomi del panorama jazzistico mondiale con le “Brass Jazz Clinics” ma soprattutto è alla Fondazione che si deve la nascita di uno tra le più popolari rassegne Internazionali di musica, il "Seacily Jazz Festival" inserito nel calendario regionale delle grandi Manifestazioni di richiamo turistico. Un’attività che ha coinvolto circa quarantamila persone tra concerti e lezioni didattiche a cui vanno sicuramente aggiunte le presenza turistiche attratte, oltre che dall’interesse storico e artistico, anche dalla funzionalità e vitalità del complesso architettonico, e che rischia di svanire.

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