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"Caffè Letterario Moak": i vincitori del concorso

A Modica la premiazione dei vincitori dei concorsi "Caffè Letterario Moak", giunto alla 10° edizione: la prima classificata è Monica Gentile

  • 8 settembre 2011

Week end al gusto di caffè per gli amanti della Cultura a Modica (provincia di Ragusa) venerdì 9 e sabato 10 settembre, in occasione della 10° edizione del Concorso Nazionale di Narrativa “Caffè Letterario Moak” e della 6° edizione, invece, del Concorso Internazionale di Cortometraggio “Corto Moak”. Siamo nel centro della Sicilia bucolica di Gesualdo Bufalino, ma anche in quella riscoperta dalla fiction, che attinge alla narrativa ("Il commissario Montalbano" di Andrea Camilleri).

Siamo in una Sicilia Barocca, un po’ tortuosa da raggiungere, che affascina per ogni angolo nascosto e perché svela qualche cipiglio gattopardesco e mecenate in quegli imprenditori (ahimè pochi) - e come la famiglia Spadola (i Signori del Moak, caffè conosciuto anche in Asia) -, che ancora investono sulla cultura e incoraggiano nuovi talenti della scrittura creativa e del cortometraggio. Un’edizione quella nazionale di narrativa Moak, che ha il sapore del compleanno, tanto che per l’occasione la giura d’eccezione, formata da tutti i presidenti di giuria delle scorse annate, è stata composta da Walter Pedullà (critico letterario, giornalista e presidente dell’edizione odierna), Roberto Alajmo (scrittore e giornalista), Guido Conti (scrittore), Salvatore Ferlita (critico letterario e docente universitario), Raffaele Nigro (scrittore e giornalista), Massimo Onofri (saggista e critico letterario).

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L’edizione del “Caffè Letterario” delle dieci candeline è stata vinta dalla siciliana Monica Gentile con “Caffè Amaro”, una conferma questa dopo la piazza d’onore assegnatale nell’edizione 2006 con “Concetta Cafè”. «Sono onorata di questo premio e della scelta dei giurati, che hanno valutato quasi più di 220 testi anonimi in gara fra i quali il mio, - dichiara Monica Gentile - e vorrei ringraziare in modo particolare Annalisa Spadola e la sua famiglia, perché credere nelle capacità creative significa offrire la qualità di un palco da cui dare visibilità a chi non ha la possibilità di promuoversi. Il mio "Caffè Amaro", per esempio, è un minuto estratto di un romanzo breve inviato a molte case editrici, ma si sa come va l’editoria in Italia … e poi a ben guardare le librerie, e gli scaffali di vendita, potrebbe dirsi in merito ai libri che non tutti lo sono e non tutti ci sono». Nelle due piazze d’onore, invece: Massimo De Angelis “Caffè Valle” e Fabrizio Rusconi “Coloniale 1921”.

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