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"Carion": il cunto di Salvo Piparo in ricordo di Falcone

Il cantastorie palermitano omaggia la memoria del giudice e della città rievocata dal suono del carillion. Con lui l'artista Costanza Licata e la sand artist Stefania Bruno

  • 20 maggio 2016

Le strade dei rioni palermitani del Capo e dell’Albergheria, gli odori e le voci di quelle strade, i bambini che giocano in modi ormai quasi del tutto dimenticati.

Sono gli anni Ottanta di Salvo Piparo, in scena col suo spettacolo "Carion, omaggio a Falcone", con la voce e il violino di Costanza Licata e la performance della sand artist Stefania Bruno, sabato 21 maggio alle ore 21 alla chiesa del Santissimo Salvatore di Palermo.

«Gli anni Ottanta erano gli anni del sacco di Palermo, quello dei corleonesi che costruiscono viale "Transburgo" e che creano una Palermo dai due colori: il rosa, quello dei visi dei gigli bianchi figli dei "dottori", e il nero, quello dei quartieri distrutti dimenticati. Mentre i bambini dei palazzi costruiti sulle fondamenta fatte anche di ossa di vittime della mafia la mattina avevano il latte nella loro tazza per la colazione, quelli del Capo avevano la “quacina” per ricostruire il loro quartiere».

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Con queste parole il cuntastorie palermitano ci descrive il suo spettacolo, quest’anno ripreso con una variante: oltre alla penombra che sostituisce il buio intenso delle scorse messinscena, la sabbia di Stefania Bruno rievocherà matericamente il terriccio dell’asfalto divelto dell’autostrada fatta esplodere il 23 maggio 1992.

«Racconto quel vernacolo della strada - dice Piparo - quello dei bambini che giocano a zecchinetta e con le figurine. È un viaggio nel tempo che si conclude con la strage di Capaci, ma che riporta alla memoria tante risate provocate da quegli uomini che ora non ci sono più».

Col suo modo travolgente di raccontare la storia di Palermo, Salvo Piparo omaggia la memoria della sua città rievocata dal suono di un carillion e scandita dal metro del cunto, antica arte oratoria che l’artista porta avanti rinnovandone la tradizione.

Lo spettacolo è inserito nella "Settimana delle Culture", prodotto dell’associazione culturale "Kleis", in collaborazione con "Amici dei musei siciliani". I biglietti hanno un costo di 15 euro (intero), 12 euro per gruppi Cral, bambini al di sotto dei 12 anni e gruppi di almeno 10 persone. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 328.8663774.

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