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Da Lipsia e da Lione le proposte di AdM

  • 3 aprile 2005

Doppio appuntamento di qualità per gli Amici della Musica di Palermo: lunedì 11 alle 17.15 il Quartetto d’archi di Lipsia si esibirà in un concerto rivolto ai maggiori compositori tra ’800 e ’900; martedì 12 alle 21.15 il pianista di fama mondiale Jean-Ives Thibaudet affronterà un repertorio a lui molto congeniale che spazia dall’800 al primo ’900.

Il Quartetto d’archi di Lipsia è formato da Andreas Seidl e Tilman Buning (violino), Ivo Bauer (viola) e Matthieas Moosdorf (violoncello). I quattro artisti hanno seguito per anni i corsi del Quartetto Amadeus e sono arrivati presto a una maturità straordinaria, anche grazie al repertorio tutt’altro che convenzionale o ristretto in cui si sono cimentati (in un numero non irrilevante anche di registrazioni): da Schubert e la Wiener Schule a Hans Eisler e Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno, noto assai spesso più come filosofo che come compositore. Per gli affezionati degli Amici della Musica il Quartetto d’archi di Lipsia proporrà la panoramica di un passaggio delicatissimo alla musica romantica: dopo il Fruhlings Quartet di Wolfgang Amadeus Mozart, espressione radiosa di un genio dibattuto, si passerà all’op. 18 n. 6, cioè l’ultimo Quartetto dell’opera prima di Ludwig van Beethoven per questa formazione. Rispetto al drammatico evolversi degli ultimi quartetti, questo che ascolteremo ci presenta un Beethoven nell’insieme molto giocoso e brillante venato qua e là di elegiaca malinconia. Infine, avremo il piacere di ascoltare il celeberrimo quartetto “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert, dalla bellissima e struggente melodia, tappa iniziale di una serie di variazioni per organici sempre diversi (fino all’orchestrazione di Mahler).

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Completamente diverso il concerto di martedì 12 aprile. Jean-Yves Thibaudet, premiatissimo e raffinatissimo pianista lionese, di casa ormai al Metropolitan di New York e in tutti i maggiori teatri del mondo, proporrà un repertorio a lui particolarmente congeniale. La prima parte del concerto prevede un approccio molto selettivo di Frédérick Chopin e precisamente due “Notturni della giovanile Op. 9”, gli “Studi 1 e 3 dell’Opera 25”, e i “Valzer op. 34 n. 2 e op. 18”. Seguirà la geniale e irrequieta scrittura musicale di Eirk Satie, compositore a cui Thibaudet ha dedicato un’integrale pianistica per la Decca (con cui l’artista ha un contratto di esclusiva): due “Gymnopedie” (la n. 1 e la n. 7) e un delizioso pezzo intitolato “The dreamy fish”. Ancora la Francia protagonista con Claude Debussy, un pezzo molto famoso del pianismo primo-novecentesco, “L’isle joyeux”, in cui risalta la rarefatta limpidezza della musica del compositore di St. Germain-en-Laye (allievo di un’ex allieva di Chopin). La seconda parte del concerto sarà dedicata alle trascrizioni che Franz Liszt sulle musiche operistiche: ascolteremo così la ballade n. 2; “O du mein holder Abendstern” dal Tannhauser di Wagner, il “Liebestodt” dal “Tristan und Isolde”, sempre di Wagner, e una Parafrasi dal Rigoletto del nostro Verdi. Scrittura quindi decisamente più drammatica e complessa in cui Jean-Yves Thibaudet non mancherà certo di farsi notare ancora una volta dal pubblico palermitano, che lo ospita molto spesso.

Biglietti 10/15 euro, acquistabili a Palermo esclusivamente presso il botteghino del Teatro Politeama Garibaldi (piazza Ruggero Settimo), a partire da un'ora prima dell’inizio dello spettacolo. Informazioni: Associazione Siciliana Amici della Musica (Villa del Pigno, via Angiò 27, telefono 091.6373743), amicidellamusica@tin.it.

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