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Faraone: "No a commissariamenti romani del Pd"

Il rottamatore siciliano prepara la linea in vista dell'Assemblea del 27 maggio."Si fa di tutto per escludere i cittadini. Nuovo Congresso e primarie subito"

  • 25 maggio 2012

«Ho letto di proposte di commissariamenti romani del partito siciliano, di reggenze. Addirittura si è fatto il nome di Franco Marini. Ma stiamo scherzando? Come vogliamo coinvolgere le nuove generazioni? Come vogliamo fronteggiare l'astensionismo dilagante?». Queste le parole del deputato regionale del Partito democratico, Davide Faraone.

Faraone attacca il Pd siciliano e nazionale, responsabile, a suo avviso, della sconfitta del suo partito nelle amministrative di Palermo. «Il gruppo dirigente siciliano ha sbagliato tutto - ha spiegato il deputato regionale, - e Roma ci ha messo del suo. A Palermo, per esempio, nonostante la débâcle del PD, meno male che ha vinto il centrosinistra. Mi aspetto dunque che chiunque abbia incarichi di responsabilità, sia nel partito, che nel gruppo parlamentare, domenica si presenti dimissionario all’assemblea del partito. Va cambiato tutto, e in fretta – continua Faraone - e la scelta va affidata ai cittadini. Si faccia un nuovo Congresso entro luglio, che nel Pd, ricordo, significa lo svolgimento di vere e proprie primarie, ed ognuno proponga il suo progetto. Siano i cittadini a scegliere e non una platea ristretta di notabili».

«La verità è che lo scontro nel Pd siciliano è su chi dovrà comporre le liste regionali e nazionali - ha aggiunto Faraone - su chi dovrà essere il candidato presidente e sulle alleanze». «Io non affiderei queste scelte a chi fino ad ora non ne ha azzeccata una. Né al gruppo dirigente attuale, né a commissari romani. Io farei scegliere i cittadini. Questi i cambiamenti che mi aspetto domenica: si celebri il congresso/primarie (votano gli iscritti e i cittadini elettori), chi vince sarà il segretario e il candidato presidente della regione; si decida già da ora che chi ha fatto il parlamentare per tre o più legislature non si può più candidare e si organizzino le primarie se non cambia la legge elettorale nazionale, per sconfiggere le liste bloccate. Queste decisioni mi aspetto, nessuna resa dei conti, ma forti segnali di discontinuità che ci facciano parlare ai tanti cittadini delusi dai partiti e da questa politica». Queste le proposte che Faraone farà all''assemblea del Partito democratico siciliano che si svolgerà domenica 27 maggio all'San Paolo Palace Hotel a Palermo

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