"Forchette rotte": Villa Filippina, parola ai precari
Un'occasione, non senza carico di polemiche, per parlare di storie, sogni e delle precarie condizioni: i precari ai microfoni di Giulia Innocenzi e Pif
Gli attori e la troupe della fiction “Agrodolce”, i musicisti precari dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e del Conservatorio di Palermo, il corpo di ballo del Teatro Massimo ed il personale del call-center "Accenture" racconteranno le loro storie e le precarie condizioni in cui si trovano sabato 25 giugno a Palermo, a Villa Filippina (piazza San Francesco di Paola), alle ore 16. Insieme al movimento “Forchette rotte”, saranno i microfoni di Giulia Innocenzi di AnnoZero e di Pif delle Iene a dar voce alle personali problematiche delle varie rappresentanze.
«Le istituzioni - dice Maurizio Rosso, del corpo di ballo del Teatro Massimo - non investono sull’arte, sulla cultura e sui teatri. Occorrerebbe creare un’industria cinematografica e favorire arti e mestieri che valorizzassero le tradizioni siciliane e le tante eccellenze, soprattutto giovani, che ci sono e fanno fatica ad emergere e ad affermarsi».
Intanto non si fermano le polemiche attorno al movimento "Forchette Rotte", da alcuni accusato di essere un un'operazione mediatica e di propaganda politica. In una lettera aperta diffusa dal movimento Muovi Palermo si legge: Vogliono farci credere che le forchette rotte rappresentino l'indignazione dei giovani verso il potere politico, dimenticando però che è proprio un politico che li sta promuovendo. Errori, errori di comunicazione, di marketing, che hanno svelato cosa ci sta dietro questo pseudo nuovo movimento che altro non è uno specchio per allodole dei soliti politici, di centrosinistra in questo caso, che hanno contribuito allo sfacelo di questa città.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Le 10 suore morte in un monastero: quando Camilleri scoprì un segreto dei Gattopardi
-
ARTE E ARCHITETTURA
Il nome è innocuo ma ha un passato oscuro: il Mercato di Palermo dove trovi tesori