Foss: la giovane Steinbacher diretta da Soudant
Il maestro, che per dieci anni è stato a capo dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, ha dato a questa formazione orchestrale una connotazione originale interpretando il repertorio mozartiano in modo nuovo e brillante senza però snaturarne l’essenza. Nessuna scelta poteva dunque essere migliore per dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana impegnata con la "Musica funebre Massonica K 477". Composta da Mozart nel 1785, l’opera, costituita da un unico movimento e una marcia struggente, commemora la morte di due "fratelli massoni": il duca Georg August von Meklenburg-Strelitz e il conte Franz Esterhazy von Galantha. Occorre invece risalire al sottotitolo per comprendere fino in fondo il significato della seconda opera in programma, "Concerto per violino e orchestra" di Berg, nota anche come "Alla memoria di un angelo". Era il 1935 quando il compositore viennese, in difficoltà economiche, ricevette una commissione da parte di un violinista americano, ma l’ispirazione arrivò poco dopo a causa di un tragico evento: la prematura morte di Manon, figlia dell’intima amica Alma Malher. Fu allora che Berg decise di dedicare alla giovane fanciulla quel suo ultimo toccante concerto. Di diversa natura, ma pur sempre solenne, è invece l’opera che conclude il programma eseguito dai musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Si tratta infatti di "Quadri di un’esposizione" del compositore russo Musorgskij, un’articolata descrizione musicale delle tele dell’artista amico Victor Hartman. Originariamente nata come suite per pianoforte, in un secondo momento fu invece orchestrata e in quest’ultima versione risuonerà nella cornice del suggestivo teatro Massimo.
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