TEATRO
“Fuori campo” in scena al Nuovo Montevergini
Gigi Borruso presenta in prima nazionale lo spettacolo con cui ha trionfato nel 2009 alla sesta edizione del Premio Dante Cappelletti
Borruso prende spunto dal lavoro che Danilo Dolci ha svolto in Sicilia negli anni ’50 e ’60, raccogliendo interviste di quell’umanità al margine che sempre ha costituito il centro dell’impegno del grande sociologo. Ad esse, Borruso ha aggiunto delle audio-interviste con i marginali di oggi, i sottoproletari delle periferie, gli immigrati e nomadi, i senza fissa dimora che gravitano intorno a Piazza Marina, nel centro storico di Palermo. Figure di reietti, queste, la cui consistenza tende a ridursi sempre più fino a scomparire, a causa dell’interesse esclusivamente strumentale dimostrato dai media e dalla politica.
Per questo sulla scena Borruso porta solo delle voci, fuori campo appunto, unica presenza irriducibile di una sostanza altrimenti impalpabile, che irrompono sulla scena per dare sostanza a quell’umanità oggi ignorata, parlando oltre le ideologie. Questo concerto di voci e di corpi si realizza così quasi come un gioco che vuole palesare, oltre ogni mistificazione, l’inadeguatezza di una politica che, ignorando sostanzialmente le loro problematiche, si manifesta solo per intimidire e reprimere queste realtà sociali, infettando sempre più le cicatrici della coscienza. A questo proposito, la pièce non può che essere attraversata da inevitabili irruzioni del discorso politico contemporaneo, contrappunto inevitabile per descrivere la distanza che separa la realtà dalla manipolazione ideologica in atto.
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