CINEMA E TV
"I fantasmi di Portopalo": la storia del naufragio su Rai1
Va in onda su Rai1 "I fantasmi di Portopalo, la miniserie con Beppe Fiorello che rievoca il naufragio del 1996 che costò la vita a 283 migranti, tenuto nascosto a lungo
Una storia di dolore, di silenzi, di vergogna e, allo stesso tempo, di riscatto. Lunedì 20 e martedì 21 febbraio alle ore va in onda su Rai2 alle 21.25 "I fantasmi di Portopalo", miniserie televisiva che racconta il tragico naufragio avvenuto nel 1996.
La miniserie racconta ciò che è stato sapientemente riportato dall'inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu nell'omonimo libro, utilizzando il punto di vista del pescatore Saro Ferro (il cui vero nome è Salvo Lupo), colui che decise di interrompere il circolo vizioso del silenzio e della paura.
Saro Ferro viene interpretato da Beppe Fiorello, che è, per altro, il cuore della miniserie: è stato proprio l'attore, dopo aver letto il libro, a voler portare la storia sullo schermo. Una storia che ha inizio la notte di Natale del 1996, quando un barcone naufraga al largo di Portopalo di Capo Passero (provincia di Siracusa).
Durante quella notte, morirono 238 persone. Il caso di Portopalo ha, oggi, una forte risonanza perché ai tempi nessuno volle vedere: pur ripescando i corpi, i pescatori del paese li ributtavano in acqua, temendo che il ritrovamento potesse bloccare la pesca.
Ci fu un silenzio doloroso anche da parte di chi si occupava di politica, per timore e per interessi troppo grandi. Solo con il ritrovamento da parte di Salvo Lupo della carte d'identità in mare di un ragazzo tamil inizia un nuovo cammino, volto a raccontare e a diffondere una storia di speranza finita nel dolore.
La miniserie racconta ciò che è stato sapientemente riportato dall'inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu nell'omonimo libro, utilizzando il punto di vista del pescatore Saro Ferro (il cui vero nome è Salvo Lupo), colui che decise di interrompere il circolo vizioso del silenzio e della paura.
Saro Ferro viene interpretato da Beppe Fiorello, che è, per altro, il cuore della miniserie: è stato proprio l'attore, dopo aver letto il libro, a voler portare la storia sullo schermo. Una storia che ha inizio la notte di Natale del 1996, quando un barcone naufraga al largo di Portopalo di Capo Passero (provincia di Siracusa).
Durante quella notte, morirono 238 persone. Il caso di Portopalo ha, oggi, una forte risonanza perché ai tempi nessuno volle vedere: pur ripescando i corpi, i pescatori del paese li ributtavano in acqua, temendo che il ritrovamento potesse bloccare la pesca.
Ci fu un silenzio doloroso anche da parte di chi si occupava di politica, per timore e per interessi troppo grandi. Solo con il ritrovamento da parte di Salvo Lupo della carte d'identità in mare di un ragazzo tamil inizia un nuovo cammino, volto a raccontare e a diffondere una storia di speranza finita nel dolore.
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