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Il Festino come un’opera musicale

Il 14 luglio la città sarà invasa da attori, cantanti e da figuranti in costume barocco per la ricostruzione del lontano 1624, quando la peste imperversava a Palermo

  • 30 maggio 2004

Si trasforma in un’opera musicale a tutti gli effetti il trecentottantesimo Festino di Santa Rosalia. Sono passati pochi giorni da quando il 26 maggio alla Curia, il sindaco Diego Cammarata ha presentato all’arcivescovo di Palermo, Salvatore De Giorgi il programma della manifestazione diretta da Davide Rampello che, ogni 14 luglio, appassiona, divide o fa discutere i palermitani. È nutrito il numero degli spettacoli musicali, delle rappresentazioni teatrali, delle celebrazioni liturgiche e delle altre manifestazioni nel nome della patrona della città che vivacizzeranno le strade di Palermo, già a partire dal 10 e fino al 15 luglio. Il calendario nel dettaglio sarà definito nei prossimi giorni. Fra le tante manifestazioni, inoltre, l’Amministrazione comunale ha promosso il restauro di sedici edicole votive dedicate a Santa Rosalia, presenti nell’area dei quattro Mandamenti. Davanti a queste, infatti, si svolgeranno altrettanti “trionfi” realizzati da diversi gruppi folcloristici. Quest’anno i personaggi principali del Festino saranno quelli scelti dall’ideatore della drammaturgia, Luca Masia: a fare da narratore sarà il pittore fiammingo Antoine Van Dyck che nel 1624 si trovava proprio a Palermo; posto d’onore anche per il viceré Emanuele Filiberto di Savoia morto per la peste ed per il suo successore, il cardinale Giannettino Doria che fu testimone del ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino.

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Il 14 luglio, la città sarà invasa da attori, cantanti e da figuranti in costume barocco per la ricostruzione del lontano 1624, quando la peste imperversava e mieteva vittime fino al miracolo della Patrona e la fine dell’epidemia. Le melodie scelte per accompagnare l’opera musicale spaziano dai ritmi etnici ai brani lirici, viaggiando attraverso le note tra Oriente ed Occidente. Si potranno, infatti, riconoscere le influenze arabeggianti accanto ai ritmi tipici della tradizione palermitana. Attori e cantanti reciteranno dal vivo e in parte su basi registrate, su due palchi posti al Palazzo Reale ed alla Cattedrale. Per coinvolgere sempre più anche la struttura architettonica della città, quest’anno si è pensato di valorizzarne la parte barocca attraverso giochi di luci e trasparenze ideati dallo scenografo cinematografico Giantito Burchiellaro. Saranno due, quest’anno, i quadri principali della storia. Il primo, della durata di una quarantina di minuti, circa, si svilupperà sul piano del Palazzo Reale dove sarà allestita una grande scenografia che rappresenta la città ed il palazzo del viceré. Qui, ci saranno il pittore Van Dyck intento nell’eseguire il ritratto (oggi conservato a Londra) del viceré Emanuele Filiberto di Savoia che già sente avvicinarsi la sua fine.

Dal Cassaro, preceduto da 74 figuranti in costume barocco, arriverà il carro trionfale, decorato in modo diverso rispetto all’anno scorso e si fermerà davanti alla Cattedrale. Arrivati a questo punto, partirà il secondo “quadro”(della durata di 15 minuti), che avrà come protagonista il cardinale Giannettino Doria. L’attenzione sarà rivolta sul palco-lazzaretto realizzato alla Cattedrale, dove, il cardinale in preghiera, non appena vedrà il carro, chiederà l’intervento liberatorio di Santa Rosalia. Il racconto teatrale si concluderà con la proiezione sul prospetto della Cattedrale della Madonna del Rosario, dipinta da Van Dyck. A questo punto, il carro inizierà il suo percorso lungo il Cassaro. Una prima fermata sarà fatta a piazza Vigliena, dove il sindaco Cammarata consegnerà il consueto omaggio floreale accompagnato da una cascata di petali sulla folla, poi arrivato a Porta Felice, il carro sarà accolto da un’ardita scenografia e musica dal vivo. In chiusura, non potranno mancare i “botti”, infatti, il cielo sarà attraversato da lampi di fuoco per cinquanta minuti. Per maggiori informazioni sul programma delle iniziative, basta collegarsi al sito del comune di Palermo (www.comune.palermo.it).

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