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Il nuovo numero di Mezzocielo

Balarm
La redazione
  • 17 luglio 2006

"Rita! Siamo pronte per un'altra storia". Sono queste le parole che tuonano sul titolo del nuovo numero della rivista Mezzocielo (Anno XIV, n°2 marzo-aprile 2006). È un invito a Rita Borsellino, un'eco al suo slogan elettorale da “voltiamo pagina”, alla sconfitta politica che non mette fine a quella storia, perché le stesse donne di Mezzocielo difendono e continuano a tessere tra le loro pagine. Proprio loro, donne dell'altra metà del cielo, palermitane, donne di carta e d'inchiostro, donne in silenzio ma solo nel rispetto di una pausa dovuta tra un rigo ed un altro, donne chiassose e tumultuose per la volontà di dire e di cambiare, amazzoni pacifiste armate di penna e parole, pigmentazioni che si mescolano e si compendiano senza gerarchie, senza classificazioni, seppur nell'ambientazione di un pentagramma fatto di parole, quello di una rivista, Mezzocielo.

Nata nel 1991 da un gruppo di donne-towanda, fautrici dell'omonima associazione, decise a dar voce al loro modo di concepire e raccontare le realtà politiche, culturali e ambientali, con forza e determinazione come il linguaggio adoperato, incapace di intrappolarsi in un genere; perché anche nella fucina del gineceo in cui gli articoli vengono partoriti le parole si risolvono nella coscienza del lettore come senza sesso, con uno sguardo orientato verso il tutto intorno. Radici femminee piantate in un cielo palermitano, di cui si denunciano le ferite mafiose, le violenze sociali, raccontano le pieghe di una realtà frammentaria e diversificata, a volte dimenticata o ignorata, che pur partendo dal basso si muovono da sinistra verso ogni direzione.

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Un progetto editoriale guidato da Rosanna Pirajno, basato interamente su lavoro redazionale e collaborazioni gratuite, sostenuto dagli abbonamenti, e che con una ciclicità prima di un mese e poi di due, approda sul panorama mediatico siciliano con i suoi toni in bianco e nero, nonostante le macchie rosse d'inchiostro titolino tra le pagine i tratti documentaristici, le immagini, le inchieste, le interviste, le biografie, il vissuto stormito e quello urlato.

Il giornale va oltre quel concetto beauvoiriano postulato ne “Il secondo sesso”, in cui la donna esaudisce il suo coraggio nel dissipare i falsi miraggi e si arresta atterrita alle soglie della realtà, perché queste donne scrittrici, narratrici di vita con la libertà della loro penna scivolano dentro la realtà, lottano contro le sue varie filiazioni colluse, facendo inchiesta, quella che nel nostro paese pare davvero un miraggio, ponendosi come alternativa al non-volere, rivendicando la voglia di un vivere in serenità in una terra pulita, rigorosamente tutelata, libera, gentile, accogliente, dignitosa, umana, nuova, parafrasando a grandi linee la copertina dell'ultimo numero. La rivista è approdata anche sugli atolli del cyberspazio con un sito (www.mezzocielo.it), attualmente in ristrutturazione, dove è comunque possibile saggiare la loro storia e alcuni dei loro articoli.
ro. pu.

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