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Il Pd siciliano: "Non sosterremo più Lombardo"

Antonello Cracolici, capogruppo Pd all'Ars, annuncia l’abbandono del Pd dalla maggioranza che appoggia il governo. "Siamo proiettati verso le elezioni"

  • 29 maggio 2012

Il Partito democratico siciliano scarica Raffaele Lombardo. È il capogruppo all’Ars, Antonello Cracolici, ad annunciare in conferenza stampa l’abbandono della maggioranza che appoggia il governo Lombardo. «Lunedì scorso quando ho saputo i nomi dei politici che hanno sostituito gli assessori dimissionari, ho subito annunciato che i rapporti con il governatore erano mutati. Abbiamo chiesto come gruppo al segretario regionale che ha partecipato ai lavori, di assumere nella direzione regionale che sarà convocata nei prossimi giorni, la decisione che ormai è evidente: non sosteniamo più il governo regionale». Guarda avanti il capogruppo democratico: «Noi siamo proiettati verso le elezioni regionali che si terranno ad ottobre come ha annunciato il presidente Lombardo che ha annunciato le sue dimissioni. Certo non vorremmo che in questa fase, il governatore usi il governo e il suo potere contrattuale in chiave elettorale. Chiediamo a Lombardo sobrietà».

Sull’inchiesta in corso a Catania che vede coinvolto il governatore Lombardo, Cracolici ha affermato: «La vicenda della imputazione coatta ha cambiato la nostra posizione, il problema è che la vicenda giudiziaria che sta pesando nei rapporti con Lombardo. Il rischio è che ancora una volta la vicenda politica siciliana - dichiara il capogruppo all’Ars parlando di elezioni anticipate - invece di essere affrontata dai siciliani, venisse annacquata dalle coincidenti ragioni nazionali se vi fosse un unico appuntamento elettorale. Ci troveremmo a discutere cosa serve al Paese e non alla Sicilia».

Sulle possibili alleanze future, Cracolici parla dei possibili rapporti con l’Udc: « L'Udc? Lo considero un elemento essenziale dell'alleanza per le Regionali. Al momento non ci siamo rivolta la parola, ma ci guardiamo da lontano. Quando dico che il centrodestra non è debole, mi riferisco ad esempio al fatto che nelle ultime amministrative, nonostante siano stati scelti due candidati sindaci del centrosinistra, il 61% dei palermitani hanno scelto liste che nulla hanno a che vedere col centrosinistra». Lombardo alleato affidabile? «Io non parlo a nome mio. Io rappresento un partito. Posso dire che Lombardo abbia annunciato che si sarebbe dimesso e che non si sarebbe ricandidato. Io sarò pronto a dialogare con esponenti dell'Mpa, vedremo chi sarà l'interlocutore. Il nostro obiettivo rimane quello di aprire una fase nuova, impegnati in un'alleanza con forze del centrosinistra, moderati e autonomisti».

E gli assessori vicini al Pd? «Il governo tecnico nominato dal presidente della Regione aveva i requisiti di indicare assessori che non facessero politici di professione. Lombardo ha nominato delle persone, per le quali, in alcuni casi, sono stato molto contento. Alcuni li conoscevo da trent'anni, per altri avevo grande stima. Mai il Pd ha chiesto di nominare degli assessori. Certo, è chiaro che alcune di quelle personalità fossero vicine al Pd. Ma la scelta sarà unicamente loro».

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