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Il progetto Triptyque di Guaiana al Mikalsa

Il chitarrista formatosi al Berklee College di Boston propone in trio le sue composizioni strumentali nate durante un soggiorno francese e ispirate da un albero

  • 14 aprile 2009

Nuovo appuntamento giovedì 16 aprile alle 21.30 al MiKalsa (via Torremuzza 27), all’interno della rassegna “Dis/accordo- Jazz & beyond”: si tratta di “Triptyque”, il progetto del chitarrista palermitano Francesco Guaiana, in trio insieme a Luca Lo Bianco (contrabbasso e basso elettrico) e Ruggero Rotolo (batteria). Un’idea musicale, questa, elaborata personalmente da Guaiana e portata avanti da anni: una sorta di versione contemporanea dei precedenti gruppi a tre del chitarrista (tra queste formazioni, da ricordare quella insieme al bassista Daniele Camarda e l’interessante batterista ungherese Ferenc Nemeth).

Il concerto sarà un’occasione per presentare l’album “The spoiled tree”, che sarà pubblicato dalla Fitzcarraldo Records (la nuova etichetta indipendente creata da un’idea di Lorenzo Quattrocchi, Luca Lo Bianco, Domenico Argento e lo stesso Guaiana). Le musiche di questo lavoro sono state composte quasi interamente durante un soggiorno parigino, durante il lavoro dell’artista di ricerca compositiva, promosso dal Ministero per gli affari internazionali: infatti, il titolo del disco vuole ricordare ciò che metaforicamente, e non solo, ha dato vita e ispirazione alle composizioni del progetto, ovvero un grande albero che si trovava proprio davanti all’appartamento in cui soggiornava l’autore dei brani. Un albero assurto a simbolo in contrasto con la vita parigina del musicista: mentre inesorabilmente l’autunno faceva cadere le foglie, il compositore arricchiva il suo spirito attraverso incontri importanti, esperienze musicali altrettanto significative e lunghi momenti di riflessione.
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«Sono stato ispirato da ciò che ho visto e sentito durante quei tre mesi molto importanti – dice il chitarrista -, nel disco le influenze che mi hanno segnato sono difficilmente riconoscibili poiché intersecate fra loro, ma sicuramente sono stato ispirato dalla musica sinfonica ed orchestrale contemporanea, in particolare da Boulez, o dagli ascolti di artisti sperimentali che incrociano il jazz con un’impronta e un impatto rock, come Jim Black o Tim Berne. In Triptyque tutti i componenti del trio hanno un peso specifico ben definito, non è un “guitar trio”, ma c’è invece la ricerca di un sound originale, senza nessuna primadonna. Un sound comunque non eccessivamente sperimentale, con strutture abbastanza chiare e melodiche rispetto ad altri miei progetti come Hitch Hikers».

Laureato al Berklee College of Music di Boston nel 2001, Francesco Guaiana ha sempre dato un peso importante all’interazione fra i musicisti che hanno aderito ai suoi progetti, e anche in questo caso la scelta dei compagni di viaggio del progetto è molto ponderata. Al contrabbasso e basso elettrico, infatti, c’è Luca Lo Bianco, amico e compagno di varie altre avventure musicali vissute insieme (Hitch Hikers, Orchestra Instabile Dis/accordo, Ear Catcher), nonché musicista che può vantare collaborazioni come quelle con Pippo Pollina, Fabrizio Bosso e il suo gruppo folk Tammorra. Alla batteria, infine, suonerà Ruggero Ruotolo, musicista e compositore della scena catanese che ha collaborato con vari musicisti della scena jazz, fra cui Francesco Cusa e Giovanni Mazzarino. Il prezzo del biglietto è di 3 euro, per informazioni visitate il sito www.myspace.com/francescoguaiana e www.myspace.com/mikalsa.

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