In bicicletta per ricordare Libero Grassi
A diciassette anni dalla morte di Libero Grassi lo scenario palermitano appare completamente rivoluzionato e investito da una nuova carica propulsiva di legalità
Nel 1991 in via Vittorio Alfieri a Palermo l'imprenditore Libero Grassi, titolare dell'azienda tessile Sigma, viene ucciso dalla mafia. Si era rifiutato di pagare il pizzo e aveva denunciato pubblicamente i suoi estorsori, la sua azione aveva incontrato l'indifferenza e l'opposizione degli altri imprenditori, ma anche la scarsa solidarietà dei cittadini.
Venerdì 29 agosto per ricordare questo eroico imprenditore, dopo diciassette anni dalla sua morte, è stata organizzata dal Comitato Addiopizzo e dal Coordinamento Palermo ciclabile, una pedalata di simbolico riscatto dalla mafia. L'appuntamento per tutti coloro che volessero parteciparvi è alle ore 16 a piazza Unità D'Italia con partenza alle ore 16.30 verso l'ingresso della Favorita in direzione Mondello. L'intero percorso è di 30 km e si attraverseranno diversi luoghi simbolo della città, dalla via Alfieri, ai quartieri che oggi vedono molti commercianti alzare la testa e denunciare i propri estorsori, San Lorenzo, Partanna-Mondello, Tommaso Natale e Sferracavallo.
Diverse le tappe dove sarà possibile unirsi alla pedalata, la prima sarà alle ore 17.30 di fronte al Charleston; alle 18 è prevista una sosta gelato a piazza Sferracavallo; terza tappa sarà a piazza Alcide de Gasperi alle ore 19.30 (sotto le finestre della sede di Addiopizzo); quarta tappa in programma è quella in piazza Politeama prevista per le ore 19.45 per poi proseguire fino a piazza XIII vittime. La giornata si concluderà (alle ore 21) in festa tra musica e spettacoli presso Al Bab (Centro d'informazione e accoglienza turistica) alle spalle della chiesa di San Giorgio dei Genovesi.
A diciassette anni dalla morte di Libero Grassi lo scenario palermitano appare completamente rivoluzionato e investito da una nuova carica propulsiva di legalità. Il Comitato Addiopizzo e l'Associazione antiracket Libero Futuro, hanno dato coraggio e sostegno ai commercianti della città convincendoli, denuncia dopo denuncia, che un'altra Palermo è possibile. La lista dei commercianti che non pagano il pizzo cresce esponenzialmente di anno in anno, moltissimi i consumatori che hanno deciso di sostenerli aderendo alla campagna di consumo critico "Pago chi non paga", ed è forse questo il modo migliore per commemorare il sacrificio di chi ha speso la propria vita nel nome della legalità.
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