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Ironia e humor nero: Elio al Teatro Massimo

Elio interprete di "Frankenstein!"di Heinz Carl Gruber. In programma i successi di Elio e le Storie Tese, pagine di Weill, Mozart, Rossini

  • 26 maggio 2009

Eclettico, sperimentale e istrionico, Elio, meglio conosciuto come il leader della band Elio e le Storie Tese, varca con abilità i confini del suo genere con uno show ispirato all'opera neogotica "Frankenstein" scritta dal compositore e direttore d’orchestra austriaco Gruber tra il 1976 e il 1977. Elio, artista di genere burlesque, mercoledì 27 alle 20,30, presenterà uninconsueto e inusuale spettacolo di chiusura per la stagione musicale del teatro Massimo di Palermo. L'artista milanese riesce a coniugare musica e comunicazione, con uno stile che ha i tratti dei drammi didattici, ma anche aspetti del teatro epico, ricorrendo a personaggi creati dalla fantasia di Mary Shelley in un miscuglio esplosivo di ironia e humor nero tra Berg e Stravinsky, i Beatles e il Kabarett di Weimar. Coerente con la sua attività artistica che lo ha visto spesso protagonista di spettacoli dissacranti, in questo concerto, Elio percorre un’ulteriore tappa nella quale rappresenta con straordinaria profondità la crisi e l’assurdo del mondo contemporaneo: incubi, deformit, disfacimento, falsit e vizi sono gli inquietanti connotati dell’attuale era socio-politica (aspetti che richiamano direttamente l’opera di Mary Shelley).
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Nell’universo di Elio sono inestricabilmente mescolati elementi comici, tragici e grotteschi che pur tuttavia assicurano il divertimento. Naturalmente non mancherà una selezione di alcuni successi di Elio e le Storie Tese che condurrà il pubblico all’ interno del "giardino fantastico" dove tutto è possibile. In questa vecchia azienda agricola si aggirano improbabili personaggi: dal “Vitello dai piedi di balsa”, a “Pork e Cindy”. Verrebbe quasi da esclamare: “Sogno o son desktop”?

«Da divertirsi, garantito, ce n'è per tutti: per il pubblico e per me. - afferma Elio - Canto, recito poesie, fischio, suono un po' di strumenti strani come il kazoo, la melodica, il fischietto a coulisse. Il mio obiettivo è fare ascoltare al pubblico qualcosa di originale, sia con le Storie Tese, sia in questi altri progetti. Tra l’altro trovo che i pezzi delle Storie Tese arrangiati per orchestra siano interessantissimi, vengono fuori aspetti sconosciuti anche a me stesso, e poi li alterno con pagine di Kurt Weill e Bertolt Brecht che ci stanno bene come il miele con il formaggio. I temi trattati in fondo non sono così lontani, e i testi emergono di più.» Dirige l'Orchestra del Teatro Massimo Danilo Grassi, con la partecipazione del batterista Biagio Zoli. Biglietti da 9 a 30 euro, vendita online sul sito www.teatromassimo.it oppure tramite il call center nazionale al numero 800 907080.

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