FOOD & WINE
La cozza, bruttina stagionata o mitilo afrodisiaco?
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Un kg e mezzo di cozze, 300 gr di pomodori maturi pelati, olio extra vergine, qualche spicchio d’aglio, un po’ di prezzemolo, sale e pepe
Per lui: dicesi “cozza” fanciulla di non bello aspetto, che ha un’unica ricchezza, un’amica che fa seccare le cannarozza. In genere la fanciulla è saggia, guardinga, di notevolissimo acume, detiene un potere straordinario, spesso inconsapevole: ha la fiducia incondizionata della squinzia da arpionare. Ciò significa che per arrivare alla preda occorre lavorarla bene. Per lei: preziosa amica, molto sveglia, i cui consigli sono spesso fondati avvertimenti contro manovre di avvicinamento a tenaglia. Occorre tenersela cara, ingraziarla con incoraggiamenti che potenzino le sue enormi qualità. (2) f. s. mitilo che vive sugli scogli, la cui preparazione può aprire interessanti trattative riguardo gli sviluppi di relazioni fra rappresentanti di categorie diverse… Nota anche come afrodisiaco frutto di mare. È opportuno lavorarle bene. La scelta è molto importante. Così come la pulizia. Se sono cozze di allevamento basta lasciarle in acqua per un’ora, sciacquarle e cuocerle, se sono cozze di scoglio, le più buone, si faticherà di più perché non solo si devono togliere i parassiti, le incrostazioni bianche a forma di cratere, con l’apposito coltellino, ma si dovrà togliere anche la barbetta tirandola verso l’alto. Una volta pulite si offrono varie versioni: una vuole che si cuociano le cozze a fuoco vivo in un tegame dai bordi alti con il coperchio insaporendo con un filo d’olio extra vergine e abbondante aglio, shakerando dall’alto al basso, per facilitare l’apertura dei gusci. Bastano pochi minuti ed è pronta l’impepata.
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