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La nave fantasma sbarca in Sicilia

“La nave fantasma” tocca la Sicilia, luogo in cui si originò la dannata vicenda di 287 migranti morti e mai seppelliti vicino alle coste di Portopalo

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2005

“Quando la realtà supera la fantasia, si fa emblema, sintesi, metafora, paradosso, insomma in una parola sola si fa teatro”. Queste le parole con cui il regista Renato Sarti descrive “La nave fantasma”, lo spettacolo teatrale (da lui diretto), in programma sabato 5 marzo alle 21 allo spazio Ducrot dei Cantieri della Zisa di Palermo (biglietto intero 15,00 euro, mentre 12,00 euro è il ridotto per studenti, associazioni, Ideanet. Info prenotazioni allo 091.347543). Gli autori del testo sono Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti e Bebo Storti, con Bebo Storti, Renato Sarti, I disegni di Emanuele Luzzati e le musiche di Carlo Boccadoro, una produzione Teatro della Cooperativa/ Circuito Teatrale Regionale Siciliano con il con il patrocinio del Comune di Palermo.

Basato su una rigorosa cronaca degli eventi raccolti da Giovanni Maria Bellu (autore dell’inchiesta giornalistica) – tradotta sulla scena attraverso i racconti dei protagonisti, ma anche con l’utilizzo di materiale video e la creazione di piantine e percorsi tramite videografica, su disegni di Emanuele Luzzati - l’intento registico è quello di fare ricorso a tutti gli elementi tipici del teatro comico e del cabaret quali l’improvvisazione e il rapporto continuo e diretto con il pubblico. Gli oggetti di scena, le parole e i gesti degli attori, la scenografia usciranno dallo spazio della scena, investendo la platea. In scena Bebo Storti e Renato Sarti con un cabaret-tragico dalle tinte estreme e scioccanti, coinvolgeranno gli spettatori nella rievocazione di una tragica vicenda e nella riflessione su uno degli argomenti più scottanti dei giorni nostri. Tra i quesiti di un ironico e paradossale quiz televisivo, e la testa staccatasi dal corpo martoriato di un manichino-immigrato colmo d’acqua, partecipando alla ricostruzione dell’annegamento, il pubblico si fa partecipe dell’inferno che coinvolse 283 disperati del battello F-174. Un meccanismo teatrale diretto, nel quale l’esile diaframma della quarta parete rivela qui tutti i suoi limiti e non regge l’impatto: La Nave Fantasma è una tragedia che deve riguardare - e soprattutto scuotere - le coscienze di noi tutti.

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