Le memorie di Palermo in una foto storica: il magico groviglio della "via delle biciclette"
Non c'è un palermitano che non conosca la via Divisi, incastrata all'inizio di via Roma: il Paese dei balocchi per i bimbi della città che ricordano la loro prima bicicletta
La via Divisi a Palermo
Ricordi dal sapore dolciastro attraversano la mente di qualsiasi palermitano quando sente nominare la via Divisi: un vicolo stretto vicino la stazione centrale di Palermo e reso ancora più stretto dalle centinaia di biciclette che pendono, colorate e lucide, dalle mura dei palazzi.
Infatti la piccola strada, che risale al vecchio "piano" urbano Medievale, è anche conosciuta come la "via dei biciclettai" per via della predominanza - quasi esclusiva - di queste botteghe.
Viva di odore di gomma e vernice, questa traversa di via Roma già negli anni Cinquanta era considerata il Paese dei balocchi e delle meraviglie per tutti quei bambini che venivano portati qui da mamma e papà per scegliere insieme quale di quelle sarebbe stata la prima bicicletta della loro vita.
E poi c'erano le ricorrenze: ancora oggi in tanti legano la passeggiata in via Divisi alle celebrazioni autunnali "dei morti", quando riuscivano a convincere il nonno di turno a fare questo importantissimo acquisto, un regalo che significava crescita.
Ma ci si andava anche soltanto per guardare, per sognare a occhi aperti l'ultima nuovissima bicicletta vista soltanto nelle riviste arrivare da oltre oceano o anche, come ricordano in molti, per chiacchierare con i mastri biciclettai che hanno fatto la storia.
Tutto intorno c'era la magia delle due ruote: l'odore intenso dell'olio e la musica dei campanelli che venivano provati, Uno spettacolo che riempiva gli occhi e i cuori rimandando ai miti di Coppi e Bartali e del suono dei cerchioni a raggi che schioccavano sulle balate del centro storico.
Per l'immagine si ringrazia il gruppo facebook "Palermo di una volta".
Infatti la piccola strada, che risale al vecchio "piano" urbano Medievale, è anche conosciuta come la "via dei biciclettai" per via della predominanza - quasi esclusiva - di queste botteghe.
Viva di odore di gomma e vernice, questa traversa di via Roma già negli anni Cinquanta era considerata il Paese dei balocchi e delle meraviglie per tutti quei bambini che venivano portati qui da mamma e papà per scegliere insieme quale di quelle sarebbe stata la prima bicicletta della loro vita.
E poi c'erano le ricorrenze: ancora oggi in tanti legano la passeggiata in via Divisi alle celebrazioni autunnali "dei morti", quando riuscivano a convincere il nonno di turno a fare questo importantissimo acquisto, un regalo che significava crescita.
Ma ci si andava anche soltanto per guardare, per sognare a occhi aperti l'ultima nuovissima bicicletta vista soltanto nelle riviste arrivare da oltre oceano o anche, come ricordano in molti, per chiacchierare con i mastri biciclettai che hanno fatto la storia.
Tutto intorno c'era la magia delle due ruote: l'odore intenso dell'olio e la musica dei campanelli che venivano provati, Uno spettacolo che riempiva gli occhi e i cuori rimandando ai miti di Coppi e Bartali e del suono dei cerchioni a raggi che schioccavano sulle balate del centro storico.
Per l'immagine si ringrazia il gruppo facebook "Palermo di una volta".
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