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Libero Grassi: Palermo lo ricorda con un sit-in

A 19 anni dalla morte, i cittadini di Palermo e le associazioni ricordano l’imprenditore barbaramente ucciso dalla mafia

Balarm
La redazione
  • 28 agosto 2010

«Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti e dall’assenza dello Stato»: così recita il manifesto che ogni anno la famiglia affigge nel luogo della morte. Come ogni anno, la cittadinanza di Palermo e le associazioni, antiracket ma non soltanto, ricordano l’imprenditore barbaramente ucciso dalla mafia. Domenica 29 agosto alle 10 il comitato Addiopizzo, l'associazione antiracket Libero Futuro, Fai, Confindustria, ANCE e Lega delle cooperative terranno un sit-in via Alfieri, aperto a tutta la cittadinanza.

«Il modo migliore per onorare la memoria di Libero - recita il comunicato stampa congiunto - è quello di essere numerosi anche per dare una risposta ferma a coloro che in queste ultime settimane hanno inviato messaggi di morte sia a uomini delle istituzioni che a semplici testimoni. Nel futuro libero che vogliamo non c'è posto per i mafiosi e le loro cupe minacce». Nato a Catania nel 1924 da famiglia di idee antifasciste, Libero Grassi si trasferisce a Palermo all’età di 8 anni. Dopo un periodo a Roma e a Gallarate, decide di proseguire l'attività del padre come commerciante e torna a Palermo per aprire uno stabilimento tessile. Come tanti altri commercianti viene minacciato da Cosa Nostra, che pretende il pagamento del pizzo.

Per primo si oppone e denuncia gli estorsori. Nonostante la sua lotta attraversi con clamore la stampa e la televisione, rimane senza alcun appoggio da parte dei colleghi imprenditori. Per questo viene assassinato il 29 agosto 1991. Per il suo omicidio sono stati condannati nel 2004 vari boss, tra cui Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pietro Aglieri.

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